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   protestano aver attinta 1' ortografia de' vocaboli : senza che Villani, Boccaccio e Berni vi manchino mai.
   Non pertanto ogni qual volta mi è acca-dato discutere ( finqul verbalmente ) se si avesse a scrivere Apruzzo o Abruzzo, 1' unico argomento che mi si è potuto additare in favore del b si è ridotto ad un » così il Boccaccio , così il Berni ». A tal segno è giunto il nostro avvilimento , l'obblio di giusta dignità , la cieca quiescenza agli estranei; che.non pur^ ne' termini generali , ma nel nome proprio ci lasciamo manodurre ! Hanno gli altri da noi , non già abbiam noi dagli altri ad apprendere come vogliamo esser chiamati. Mentre le leggi civili rimettono all' arbitrio di ciascuno V imporsi il nome o cognome che meglio gli aggradi 9 ed esigono che la società a quel nome o cognome si adatti; noi soli saremo forzati ad addossarci il nome , col quale à' Fiorentini 9 e quando ( ecco l'insoffribile ) trastullati si sono schernendoci , e piaciuto appellarci ? Bisognerà impertanto risecare ormai una zeta , perocché una sola zeta si e realmente dal Villani ado-prata. Villani ? Capperi I Burlate ? è più stantìo del Boccaccio e del Berni. Bisognerà ^ cosa più umiliante ) soffogare sode ed evidenti ragioni ad un magister dixit. Orsù I mi piegherò quando rimarrò convinto che l'acqua o dell' Arno o dell' Ombrone contenga certe qualità singolari, negate dalla natura alle acque dell' Aterno e della Ubrata. E fino a tanto che ciò non risulti da accurata analisi chimica e
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