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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
cui ni un vestigio è rimasto, dominava l'ingresso settentri*» naie di Vasto: era in piedi nel i548 (467 ); restauravasi o nuova foggia prendea nel 1621 (716); fu demolita, perchè cadente,' nel 1787 (717). Vive ancora chi vide la riquadrata forma di lei e L! angoloso sentiero , che sotto-* starale , difeso da imposte nelle stremila. Rotondite sono le altre torri. Quella di S. Spirito , altrimenti Torre di Amante o di Diamante, mostra in incisa pietra le armi regie, lo stemma di Vasto e'1 (pag. 29 e 3o): cenruata a de Benedjctis (pag. 126), questi 1' à ridutta a fondaco* Più in là il torrone di Diomede del Moro ( 718 ) antico cittadino ( 5g4 ), è tutto rovinoso ; sorregge casetta censua-ria della Università (pag. 126). La torre di Bassano a quattro appartamenti (719), oggi-di Nicola Cancelliere , è tuttavia intera : v*è infìssa pietra, che presenta armi regie, stemma della Università.e corrosi numeri, che forse pur segnano il i49^ : a piè di essa verso S. Francesco sporgeva tettoja su pinta rozza immagine di Maria Santissima; opera di coloro, i di cui congiunti furono colà uccisi con 4 archibusate quali rivoltosi del 1799- Torre mozza o Torrione, 1? di cui cima è diroccata, cinta da muro con delie archibusiere, à forma di semicilindro : fu de' Moschetti, che accanto vi teneano casa di abitazione ( 720: ) presentemente va in ruina ed è della città ( pag. 128). La torre, che Alessandro Bacchetta ebbe da' de Rubeis ( 721 ) , è distinta col cognome del Bacchetta : alta come quella di Bassano, si screpolò e rovinò in un fianco ; io la rammenta ridutta a semicilindro, il quale perprudentissimoconsiglio e stato demolito quasi de] tutto.
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