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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore

Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli, 1838, pagine 364

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Sita At queste armi difensive, reclamò per la restituzione e'sedici cannoni ( )• Nel i6o5 il Marchese concesse alla Università il Castello ad uso di Tribunale, di carceri e di archivio ( 725 ) ; ma nel 1701 ella lo alienò con regio assenso a Cesare Michelangelo d'Avalos ( 726 ) 9 o secolui lo permutò per la casa, che servì di Foro e di carcere nella strada S. Maria ( 424 ) : certo che nel 1742 il Castello segnavasi tra le propieta marchesati (359). Oggi è di Sai* vatore Palmieri, il quale ne à ridutto a forma di casa il So lo lato riguardante il largo di S. Francesco.
   Art. 2. Spedali.
   Tre Spedali qui stavano quando ancora separatamente le Università di Guasto Aimone e di Guasto Gisone si governavano. Surse l'uno nel 1222 (727}: intitolato a S. Antonio di Vienna ( 728 ), ben è da credersi aperto nella trista ventura di epidemica Zostera ( 729 ), ad esempio di quel primo, che per tal morbo fu edificato in Vienna del Delfinato nel 109* sotto la invocazione di S. Antonio Ab* bate ( j2o )• Giuseppe Bellante, Arciprete di S. Maria dal 1686 al 1714, rinnovando la facciata del nostro Spedale, vi affisse sotto la statua supposta del fondatore ( pag. 174) iscrizione storica di questo edifiziò, già cancellata nel 17% perchè scolpita in molle pietra.( 729) : vi stava ne' gradini un tronco di colonna di affricano rinvenuto tra le ruine del tempio di Giove Ammone (pag. 34) ( 73i ). Ebbe cura dello Spedale di S. Maria ( così denominato già dal secolo diciassettesimo ) primieramente la Università, indi il Capitolo di S. Maria (728), e di poi ad oggi la Confraternita del Gonfalone eretta in essa Chiesa (727 ). Leggonsi de' legati pii a prò dello Spedale ( 732 ). Sfornita, arrozzita, disfatta l'unica sua sala ne' tempi.a noi vicini, servi di ricovero invernale a qualche indigente sino a che , occupata porzione della vicina strada dal nuovo coro di S. Maria, metà delta sala fu spianata e convertita in pubblica via, rimanendo 1' altra metà smantellala ed inabitabile.
   La carità di una vedova, come per tradizione diceva-si, diede origine ad altro Spedale : ella la donna legò per si lodevol uso la sua casa alla Confraternita della Santissima Trinità de' Pellegrini sotto il titolo di S. Antonio di Padova , che officiava nella chiesa di S. Francesco d'Assisi ( 733 ). L'opera della trasmutazione fu eseguita, e la Iser. 70 ne fissa l'epoca :
   ANNO D. MCLLXXL' OP. M. N.