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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
quest* altra per le declivi regioni di esso pròhabilmente si distribuiva. Ella percorreva un doccione soprapposto a muro, della solita antichissima costruzione piantato a traverso della strada S. Sebastiano ( pag. 198 ) , e s' insinuava sotto la Chiesa di S. Giovanni. Sussistevano ancora e 'I muro e 'I condotto nel 1614 ; anzi in tale anno ve-deasi poco di là dal muro, in mezzo della campagna, uno spiraglio di questo acquidoso, e si rinvennero in que'din-torni molti condotti di piombo , che ad esso appartenevano. Nella prima metà del secolo decimosettimo, mentre profonda vasi scavo per fossa da grano a capo della strada Palazzino ( pag. 198 ), rimpetto alla chiesa di S. Giovanni, s'incontrò la continuazione dell' acquedotto sottostante alla chiesa , atto e largo tanto che l'uomo vi camminava con tutto comodo : altra sezione se ne rinvenne non molto lungi da S. Giovanni ; e poco più in là, scendendosi verso S. Pietro , si vedeano ampie grotte , nelle quali l* acquedotto in disamina si apriva (770) : io non saprei dire se tra queste debbasi riporre quella, che a pag. 198 è stata indicata. Non molti anni addietro si trovò altro tratto di acquidotto sotto la casa di Mattia de Pompeis nella strada del Palarzino (56g). Cesare Michelangelo d'Avalos ne* principi! del decimo ottavo secolo fece demolire il muro dianzi mentovato nella strada S. Sebastiano per servirsi di què* rottami (771) ; e vuolesi che gli stessi d'A-valos F acqua del murello avessero voltata verso il Casino de* Cipressi, onde animarvi le deliziose lontane. Questa polla si è sperduta.
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