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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore

Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli, 1838, pagine 364

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a cura di Federico Adamoli

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   23O
   figuline presso il fiume Si nello (pag. 179)- Ignoro se tot* ?isar si potrebbero oggidì i vestigli del Castello , del Ce-nobio e di quanto altro si è designato nel Si nello,
   Solinga ed ombrosa viottola da 5. Lucia dipartitasi conduce con tortuoso non lungo cammino a pianura ingombrata da vigne e da olivi , della quale i lati di sud , est, e nord discendono in fianchi di vallee. Porzione dello spianato e della meridional valle è contrada Torricella : quel che della pianura ne resta verso il nord-est, ove s'innalza la Cappella S. Nicola della Meta , dicesi appunto contrada della Meta. Stette sulla parte piana di Tòrricella un Castello non picciol cotanto , quale il nome diminutivo delia contrada lo dice , e chiamavasi Castel di Torricella a mare ( 84.3 ) , di cui pochissime rimembranze abbiamo. Fonte pur desso fu compreso tra i molti castelli e territori posti nel paese di Vasto Aimone , che Adalberto , Transalgardo, Rainaldo , ed altri Principi e Conti Longobardi donarono alla Madonna di Tremiti (844). Quando la mentovata donazione si effettuasse non lo sappiamo; bensì ci è noto che nel 1171 Papa Alessandro III confermava a9 Benedettini di Tremiti il Castel di Torricella ( 472 ) ; e pochi anni dopo, cioè nel 1176', dallo stesso Pontefice veniva convalidato a* Monaci di S. Giovanni in Venere il possesso di tal Castello ( 49^ ) : altrettanto si pratico, da Papa Innocenzo III nel 1204 a prò del medesimo Cenobio di S. Giovanni in Venere ( 5oi). Vediamo tornato a' Benedettini di Tremiti nel 1256 il Castel di Torricella (£92) , a'quali poi nel 1261 sene confermava la metà da Papa Nicolò II ( 492 ). Fu signore di Torricella a mare il secondo Napoleone Orsini per donazione di Ladislao Re nel 1390 (845). Diceasi in una scrittura del i4i5 che Castel diroccato era Torricella (846). I frutti delle terre annesse al Castello si traspoitavano a1 Monaci di Tremiti, cui Ferdinando II nel i4<)5 concesse esenzione da gabelle, da dogane e da tratte per le rèndite, ch'eglino nel tenimento vastese esigevano ( 492 )• Continua vasi da' Canonici Lateranensi di Tremiti in siffatte esazioni nel i644 ( £92 ) e nél 1725 ( 847 ), come tuttora da qucll' Abbazia si fa.
   Quadrilatera esser dovette la forma ed ampio il recinto di Castel Torricella: cesi da'ruderi se ne giudica. Di sua occidental muraglia un pezzo avanza, lungo più che alto,construtto di sassi ( forse n'erano la imbottitura ) conglutinati dalla consueta ferrigna calcina degli antichi. Stanno in meno interrotta continuazione i bassissimi ruderi della muraglia meridionale, i quali orlano Io spianato, e quo-