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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore

Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli, 1838, pagine 364

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   sta oliasi Eglino siportan via gli arredi sacri «di valore ; onde Jà grossa croce dì argento col Cristo dello stessi» Basta Ilo, fai ti lavorare per mano di esperto artefice dalVa-atese Maxio di Francesco di Ramignano nel i4*4» e tutta* via esistenti nel i644» un tal Crocifisso fu di prepieUk de*Sacerdoti secolari succeduti a9 Monaci (875).
   Clero. Capo ne fu maisempre un Proposto sino al 1808 (pag. 81). Bislungo quadro sospeso in sacrestia di questa chiesa presenta ritrattati r volti di coloro, che in tal dir gnità furono dal 1363 al i644» é de'quali quasi tatti i nomi si trovano trascritti in pubblico istromento^i^a). Di qnesto e di altre earte ò profittato per riunire un non molto imperfetto catalogo di Proposti, ove reputar deési Vastese quello, di cui ò taciuta la patria. Era Proposto nel i34& fra Nicola di Lanciano (pag. 62) —1363 Angelo di Biasio—-1.373 Pietro di Tomaso di Fossaceca — 1391 An-* tonio e i3g7 Andrea; di ambi il cognome e la patria ignoti (876)—i4o8 Pietro di Memtno di Fossaceca. Fu questi r ultimo de' Benedettini, ohe tenne la Propositura (877)—• *436 Giovanni Domenicolo, di cui non sappiamo la pativa, il primo de'Proposti Preti secolari (877)—i449 Giovanni della Tarantola-i-i46i Angelo di Santo Cataldo—i479 Tomaso Bacchetta—1512 Giovanni Bassano— i54i Giovanni de A-gresto—1547 Giovan Berardino de Amicis—i56a Ottavia de Sanctis»-i563 Giacomo di Geronimo di Casalbordino— 1573 Giovan Carlo Monghia—Bartolomeo de Grecia» (patr. 49)9 detto pure del Greco, e per agnome D. Ragione (878)—1594 Giulia Cesare di Gregorio — 1644 Nicola . Alfonso Viti—1658 Rocco, Gali zio (pag. 5o)—i683 Ottavio Figliocci (pag. 52}—1691 Giuseppe Giovanni de Angctis— 1731 Nicola de Addario—1740 Cesario Cascinli—1779 Ga-miilo Gasbarro—1796 (106) al 1808 Giuseppe Maria de Nardis (879).
   Dall'Abbate di S. Giovanni in Venere il Proposlo fu ete-to finché in questa nostra Chiesa i Monaci dimorarono* Subentrò'al-diritto dell'Abbate il Capitole ;* però la elezione, che da esso facea&i, si approvò sulle prime dal Commendatario dell'Abbazia, e poi or dal Potefice or dail'Areive-«covo, secondo i mesi. Soltanto nel i56a il Marchese, di padronato un titolo allegando, desso nominar volle il Pro» posto, e fu questi Ottavio de Sanctis confermato dal Coni- . mendatario (880). Essendo l'anno i644 ai stabili che alla mentovata dignità i diritti di proporre in Capitolo e di dare un voto andassero uniti, e che l'entrate di lei e det Capitolo unica massa ìformassero (b81). > ; .