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Si riscontrino le pag* 49 i t *** , 170 r 17S f 196 , aoié
,114 Monistero o Conservatorio di Monache del te»-te Ordine di S. Francesco della.osservanza , col titolo di Confraternita del Nòhp di Dio* Nei i545 il ricco Vastese Valerio de Clemente dispose che della casa da lai abitata ( pag. >97 ) » del cortile e di ogni altra cosa si for-» masse Monistero di Monache dell' Ordine di S* Onofrio; e soggiunse che ove mai gli esecutori testamentarii avessero ciò trascurato , il Marchese e la Marchesa si fossero impegnati per obbligarli allo adempimento della pia opera ( io3o ). Ri manca la merizionata casa in contrada-del Lago dalla parte verso S. Agostino, e nel i<>44 si'abitava da Marco Antonio di Attanzio' ( 695 ). Queste cose sono riportate dal de Benedictis descrivendo la contrada Piano del. Porno (io3i ). Conciliandosi i pochi cenni topografici riferiti con quel che si disse per l'abitazione di Agricoletti ( pag* '97 ) e pe'l Foro ( pag. 208), si è fissato nella'Pianta di Vasto il sito del Conservatorio. In questo , essendo l'anno i55o, si vestì Monaca Margherita di Santo de Seuil*
10 di Vasto, donando al Conservatorio la prò pietà ed alle Monache V usufrutto de9 suoi beni ( io3a Dalla Vastese Margherita di Forobono con testamento del 1551 si lega-rono tonache e mantelli a delle giovanette, ed una casa in contrada Castello o S. Maria perchè servisse di abitazione alle Monache del terso Ordine ( io33 ). Forse il numero di queste era cresciuto , onde la Margherita quella destinazione diede al suo lascito. Stando nel Conservatorio in contrada del Lago Suor Nicolia e Suor Caterina riceverono, nel 1569 , da Giovan Domenico di Arco ducati a5 a conto del prezzo di una casa venduta a costui dal Conservatorio (io34). Maria Nicola Bacchetta (pag. 4~) nel 1574* dopo
11 noviziato di un anno , vestì l'abito monastico per mano del Provincial di S. Onofrio , prese il nome. di Nobila, giurò obbedienza, castità e povertà, e donò alla sua Con* gregario ne la metà de' beni mobili e stabili: fu ricevuta la donazione dalle Suore Nicolia , Caterina , Maria e Diana ( 166 ). Dieci erano le Monache della Confraternita del Nome di Dio nel >576, e tra esse Vittoria Capone (pag. 4&)« le quali viveano senza clausura , dipendevano da'Padri di S. Onofrio per la spiritual direzione, in quel Convento anM davano a far professione , stavano sotto la cura di Giuseppe Antonio Canaccio, e ciascuna al proprio vitto prov-vedea ( to35 ).
Fra il «535 e'1 1598 (790) Suor Diana de Simone na-
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