?1\
cola da Osmo { 1075), orvero il Santo Padre Giovanni di Stringono ( £97 ) , vi edificò il Conveoto de' Frati minori di S. Onofrio compreso in Provincia di S. Angelo, L'amenità del sito e la salubrità dell'aere destinar fecero il Cenobio ad iofermeria della ^Provincia ; pe '1 qual uso i Frati vi stabilirono la Farmacia 9 ed al servizio degl' infermi dieci di essi si assegnarono ( 1075 ). Sì ben fornita era la Spezieria de' Frati v oggi dissipata , che sino a pochi anni addietro dalla città e aalle campagne molti vi prendev-no i medicamenti. Il fuoco de'Turchi si estese nel i566 lino a questo Convento di Frati della Osservanza (1076). Nel rj4a il Marchese avea stanza di sua propietà nel Chiostro (359). Quantunque il Convento si conservi bene, ed offra 32 celle abitabili, vi sono appena il Lettore, il Guardiano, quattro Frati Sacerdoti, due Laici e quattro Cercato-tori. Oggi (22 Settembre 1840) non vi sono Noviziu
La graziosa Chiesa, lunga palmi 75, larga 3o (968), eoa volta ma fabbrica, dividesi in navetta con altari a S. Maria degli Aogeli, alla Concezione ed a S. 'Antonio, ed in navata grande con aitar maggiore ed altari di S. Fraucesco, S. Pasquale e del Crocifisso: il Cristo, di mediocre altezza , nelV atto d'inclinare il capo e spirare , è pregevole per gli occhi e '1 viso ; 1' occulta triplicata cortina , la qual ritirasi allorché le Litanie di Passione si recitano ; ciò frequentemente accade , poiché la Università (pag. 91, 123, 125, 127) non meno che i Cittadini nudrirono (pag* 233) e nudrono singoiar devozione pel Crocifisso, benevolenza pe '1 Convento. Il Coro è fornito di sedili di noce» L' Organo ( pag. 3? ) restaurato dalla Università nel 1828
!iS ), è marcato con le armi di essa e de'd* Avalos. Tiene a Chiesa due Reliquiarii, de'buoni quadri e due Campanelle. Vi si celebrano le feste di S. Onofrio , S. Francesco , S. Pasquale e della Concezione.
Pende da pilastro divisivo delle navi Pergamena, da cui due notizie si attingono ; 1' una e che questi Minori Os» servanti presero nome di Riformati nel 1596; l'altra concerne i Frati , che per santità di vita e per miracoli qui rifulsero. Dessi sono : Filippo di Ascoli morto nel i46i ; Domenico da Firenze (pag. i38 ) uel 1471 ; Francesco Tomasuccio da Campobasso 1476; Marco da Ferrara s5oo; Stefano della Germania i5ao ; Paolo da Rojo i54<> ; Giacomo de Petrutiis i55o, e secondo altri, morto nel i539 {1077 ) , il quale depose la dignità di Vescovo di Larino