[la sua opera in questa mostra] - [Art'in Festa 2006] - [sito dell'artista: www.carminecastaldo.it]

CARMINE CASTALDO
www.carminecastaldo.it


L'ARTISTA


Carmine Castaldo, napoletano di nascita e teramano di adozione, studioso di tecniche pittoriche e Storia dell'Arte, è tra i soci fondatori dell'Associazione Arte Teramo.
Durante la sua attività artistica, ha vinto diversi premi e ricevuto riconoscimenti; ha esposto a Roma presso le Gallerie "Punto e Spazio" e "Forum Interart", a L'Aquila alle giornate del respiro e alla Galleria "Spazio Arte". Più volte ha esposto presso la sala espositiva del Comune di Teramo, in provincia di Teramo e in varie città italiane.
Ha esposto alle due edizioni della Biennale "F. Patella" a Mosciano S.A. (TE) ed ha preso parte alla rassegna Europea di Arti visive "Le grandi Mostre a Roma" (Palazzo Barberini 2001) e alla Rassegna Internazionale di Arti visive a Tenerife (Spagna 2001).
Citato dalla stampa specializzata tra cui la rivista a tiratura europea "Image".
E' presente sull'annuario di Artisti Contemporanei ACCA-INARTE - Edizioni Tornabuoni - Milano-Firenze.
Castaldo è anche noto in Italia per i ritratti in monocromo dei personaggi famosi della serie "Dal buio l'essenziale".
è stato recensito da: Arnaldo Di Tommaso, Giammario Sgattoni, Carlo Forti, Gabriele Cappelletti, Spartaco Di Marco, Francesco Tentarelli.


PARTECIPAZIONI

1985-86
Presenze in Galleria la Bottega di Ceros.

1990
Castellalto (TE): L'estate di Casemolino.

1992
Aprile: MUSEO ARCHEOLOGICO di TERAMO: "Teramo nelle immagini d'arte". Mostra in onore di Norberto Sagarìa e Collettiva di artisti contemporanei.

1994
Ottobre: Prima rassegna Quartiere S. Leonardo, Teramo.

1995
Giugno: Prima Rassegna Quartiere S. Spirito, Teramo.
Ottobre: Seconda rassegna Quartiere S. Leonardo, Teramo.

1996
Giugno: Seconda rassegna Quartiere S. Spirito, Teramo.
Agosto: Premio G. Sasso D'Italia "G. Montauti", Fano Adriano - Premiato.
Agosto: Estemporanea, Giulianova Lido (TE) - Premiato.
Ottobre: Estemporanea Nazionale di Pittura CITTA' DI TERAMO: "Dipingi la città". Vincitore del primo premio. Targa e Diploma di merito speciale con la seguente motivazione: "Per aver rappresentato con particolare sensibilità l'impegno culturale dei quartieri storici di Teramo."

1997
Febbraio: Teatro Comunale di Teramo: serata con Maria Grazia Scuccimarra per commemorare IVAN GRAZIANI organizzata da Mani Tese. Omaggio alla moglie del cantante di un ritratto eseguito da Castaldo. Esposizioni di opere dell'artista.
Maggio: Mostra Itinerante Collettiva di 44 artisti Italiani nelle città di Pescara, Chieti, L'Aquila, Lanciano, Silvi Marina ed approdo a Roma in mostra permanente al Centro Nazionale MILIZIA dell'IMMACOLATA di S. Massimiliano Kolbe.
Maggio: Terza Rassegna Quartiere S. Spirito Teramo.
Agosto: Premio G. Sasso D'Italia "G. Montauti" - Primo classificato.

1998
Febbraio: Mostra Personale SALA ALLENDE, Comune di NERETO (TE).
Giugno: Quarta Rassegna Quartiere S. Spirito, Teramo.

1999
Gennaio: Mostra Personale Sala espositiva del Comune di Teramo.
Gennaio: Saloni ELTRON della Banca Popolare dell'Adriatico: Trofeo Ivan Palazzese assegnato a Max Biaggi quale miglior pilota 1998. Omaggio al pilota del ritratto eseguito da Castaldo della serie "dal buio l'essenziale", oggi conservato dal pilota nella sua casa di Montecarlo.

1999
Febbraio: Nasce l'Associazione ARTE TERAMO. Castaldo è Socio fondatore.
Marzo: Collettiva inaugurativa dell'Associazione ARTE TERAMO presso la Sala espositiva del COMUNE di TERAMO
Aprile: Lions Club di ROMA, CASTEL S. ANGELO, distretto 108 - ITALY. Collettiva artisti italiani Galleria Spazio Visivo Via Brunetti ROMA.
Maggio: Quinta giornata Nazionale del respiro - L'AQUILA. Collettiva.
Giugno: Quinta Rassegna Quartiere S. Spirito, Teramo.
Agosto: Collettiva ad Alba Adriatica (Te).
Agosto: Collettiva a Pineto (Te) "ARTE in PINETA".
Ottobre: Collettiva c/o Sala Comunale di Teramo.
Dicembre: Galleria FORUM INTERART ROMA - Via Madonna dei Monti, Collettiva di fine millennio.

2000
Maggio: Sesta Giornata Nazionale del Respiro, L'Aquila.
Giugno: Prima Rassegna ARTE TERAMO - Quartiere S. Spirito. 100 artisti per il Giubileo, Teramo.
Luglio: BIENNALE DI MOSCIANO S. Angelo (Te). Collettiva.
Agosto: "ARTE in FORTEZZA" Collettiva nella fortezza Borbonica di Civitella del Tronto (TE) in un appartamento militare. Piccola personale di Castaldo durata due mesi. Spettacolo in Fortezza: MUPOPI: Musica, Poesia, Pittura con il musicista Napoletano Carlo Forti e Castaldo in veste di attore.
Agosto: Pietracamela (Te). Collettiva.
Novembre: "I Gesti salvifici". Collettiva con il patrocinio del Comune di Teramo e della Curia Vescovile di Teramo. Premiato dal Sindaco di Teramo e dal Vescovo.

2001
Aprile: L'Aquila. Presentazione del libro di poesie della poetessa Angela Concu Placidi con disegni di artisti abruzzesi. Galleria Spazio Arte di E. Di Carlo.
Giugno: Prima Rassegna "Art'in CHIOSTRO" presso il Chiostro Monumentale di Madonna delle Grazie, Teramo.
Luglio: Le Grandi Mostre a ROMA. Palazzo Barberini "Sala Giulio Cesare", Rassegna Europea di arti figurative e plastiche. FORUM INTERART
Agosto: Tenerife. Rassegna Internazionale di Arti visive e plastiche, FORUM INTERART.
Ottobre: Roma. Galleria FORUM INTERART, Rassegna Europea d'Arte.

2002
Aprile: Collettiva dell'Associazione ARTE TERAMO: "Momenti d'arte". Sala Comunale Teramo.
Aprile: "Spazio Arte", L'Aquila, presenta nella Sala Espositiva Diapason: "Il disegno, valori ed esperienze che ne giustificano presenza di un autonomo linguaggio nel mondo dell'arte". Mostra di disegni di Henri De Touluose-Lutrec e di artisti abruzzesi contemporanei.
Aprile: Titolo onorifico di Presidente Provinciale per Teramo dall'Accademia degli Etruschi di Vada (Livorno).
Giugno: Seconda Rassegna di "Art'In Chiostro", Teramo.
Luglio: BIENNALE di MOSCIANO S. ANGELO (Te).

2003
Giugno: Terza Rassegna di "Art'In Chiostro", Teramo.
Luglio: Estemporanea di pittura ed esposizione "Pittori per strada" - MOSCIANO S. Angelo (Te). Premiato per la figurazione.

2004
Giugno: Quarta Rassegna di "Art'In Chiostro", Teramo.
Agosto: Prima Rassegna "Giulianova in Arte", Saloni Kursaal, Giulianova Lido (Te).
Ottobre: Collettiva "Autunno in Arte", Sala Comunale Teramo.

2005
Giugno: Quinta rassegna dell'Associazione ARTE TERAMO presso la Scuola Noè Lucidi, Teramo.
Giugno: Teatro Comunale di Teramo. Collettiva.
Luglio: "Estate dei 3 Castelli", Castellalto (TE): "Giorni DArte". Personale.


COMMENTI

Un felice esperimento di rappresentazione pittorica del pensiero. Lo sforzo di Castaldo è proprio quello di stabilire una connessione tra immagine e filosofia, tra bellezza e sacralità, tra il buio e la luce. Nella sua poetica entrano in gioco simboli (maschere), scacchi e luoghi del sacro sempre però correlati all'immagine femminile come dimostrazione di un possibile dominio del femminino che dovrebbe oltrepassare la concezione nietzscheana. La ricerca, condotta peraltro con grande sicurezza tecnica sottolineata da un ductus pittorico notevole, muove dalla tesi, in parte già dimostrata dalle sue opere, che l'arte è rappresentazione dell'irrappresentabile o meglio la dimostrazione della riducibilità del pensiero ad una metarealtà.
In tale direzione l'opera di Carmine Castaldo si differenzia da altre esperienze stilistiche coeve proprio perchè le citazioni inserite nei suoi quadri hanno un preciso significato che rimanda all'humanitas a quella dimensione ove vige il primato dell'essere che paradossalmente si afferma o riafferma proprio accettando lo scacco ontologico della morte ed in questo senso vanno appunto interpretate le pedine del gioco che ricorrono in diverse opere dell'artista.
Per quanto poi attiene il suo linguaggio è proprio nella consapevolezza umanistica che va rintracciata la sua origine, vale a dire in una koinè frutto di una lenta metabolizzazione dei modelli quattrocenteschi toscani filtrati dalle riletture preraffaellite fino agli esiti di un Bocklin. L'ostentazione infine della foggia dei capelli è un chiaro riferimento alla statuaria greca, ma anche ai disegni di Flexman.
Credo che l'opera di questo giovane artista sia da connotare come filosofica: la rappresentazione della bellezza è sì quella platonica ma Castaldo la intende già pervenuta nel reale creando così uno stereotipo che non risiede più nell'iperuranio bensì tra noi. E' un bello che muove alla ricerca di un'armonia intesa come ritrovato rapporto tra donna e polis, donna e universo, un una parola: la riproposizione dell'età dell'oro dell'uomo greco. (Francesco Tentarelli).

Le suggestioni trasmesse dalla pittura di Carmine Castaldo fanno sentire una nuova speranza di salvezza. Un'arte che sta in una nuova linea filosoficapittorica ispiratasi all'arte preraffaellitica in linea diretta con i nazareni. Il nostro artista entra in una lenta mania espressiva di grandi strati nebulosi mistici, sensuali, senza voler trarre una parentesi oggettiva alla misticità. Gli strumenti che echeggiano nella pittura di Castaldo sono i suoni delle trombe degli angeli e dei dissotterrati oboi; canti di vergini pensierose, vogliose, e inebrianti di sacralità . (Spartaco Di Marco).

CARMINE CASTALDO, IL PITTORE DELLE MUSE - Difficilmente accade di restare tanto affascinati di fronte al lavoro di un pittore contemporaneo. E' come un amore a prima vista. Nei quadri di Carmine Castaldo, che ho ammirato nella sua più recente collettiva, tenutasi nella stupenda cornice della fortezza di Civitella del Tronto, si resta catturati prima ancora di rendersene conto, dall'immagine e soprattutto dallo sguardo dolce, sebbene enigmatico e magnetico, di una bellissima donna, a volte diafana e a volte più reale, che ti prende per mano e ti conduce attraverso i percorsi della sua memoria che d'incanto diviene la tua memoria perchè ritrovi in essa luoghi ed immagini familiari come antiche basiliche, chiese romaniche o gotiche, o squarci di panorami italici, che da sempre hai visto sui libri, nel cinema, in televisione o che riconosci per averli visitati di persona durante i tanti viaggi che la vita ci propone durante le sue varie stagioni.
Ma la musa-guida ora cambia aspetto ed abbassa gli occhi che finora teneva spalancati su di te e si gira. Non sembra più lei. Adesso è triste e pensosa. Alla sua destra appare un antico portaritratti che incornicia un'altra donna giovane, dolcissima, di altri tempi. Al di sotto del portaritratti c'è un vecchio libro. E' chiuso perchè quella è una storia finita ma se è là lo è perchè deve essere consegnato ai posteri, forse per la sua conoscenza di qualcosa che oltrepassa la vita stessa, un messaggio per farci comprendere come tutto passi, anche la più incredibile bellezza e che la nostra vita è finalizzata alla realizzazione di un progetto di una vita dove la bellezza, quella dell'anima, libera da ogni negatività terrena, no sfiorirà mai. Mentre questi pensieri ancora vagano per la tua mente, ecco che la musa (ma sarà sempre la stessa?) apre di nuovo i suoi meravigliosi occhi e ti guarda, ti fissa e sembra che stia lì lì per parlare. La sua bellezza è un perfetto equilibrio di spiritualità e femminilità e mentre la guardi continua a condurti lungo i sentieri misteriosi della memoria e dello spirito. (Carlo Forti).


Carmine Castaldo, artista "maturo" nel percorso pittorico, conserva nelle sue opere tutta la freschezza magica e l'entusiasmo di sempre.
Le "monadi" che hanno segnato profondamente le tappe principali della sua evoluzione artistica si sono ulteriormente arricchite grazie ad una serie di immagini evocative che segnano i percorsi della mente dell'autore ma soprattutto del suo cuore.
La nuova luce delle ultime monadi caratterizza ancor più quella sovrapposizione di emozioni tra il reale e l'immaginifico ed evidenzia la profonda ricchezza emozionale e la maturazione artistica del nostro autore. (Paola Ciunci Zollo).


Carmine,
come "alcuni" artisti, la tua inquietudine è espressa con una dolorosa dolcezza, la tua ricerca della verità, dell'ignoto, del sublime, dà l'espressione ai volti delle tue donne che appaiono sognanti, sensuali e malinconiche; quella malinconia che non è tristezza, essa appartinene al profondo; malinconia di qualcosa a te sconosciuto: un desiderio mai appagato, una mano che non hai mai accarezzato ... malinconia forse ... di altre vite.
Il tuo è il desiderio forte di pace interiore (intesa come equilibrio), desiderio discoprire l'animo per esaltare la forza dell'universo che è in te, che è in noi.
Ho conosciuto te, ti ho guardato attraverso i colori e le linee: hai capacità di spiritualizzare tutto ciò che fai, sei pieno di passione e quando ti accendi, il corpo, con l'anima tua, so fonde e il tuo rare diviene grazia creativa. Con affetto, Ladì. (Laura Del Paggio).


Carmine Castaldo - Momento di personale verifica dell'esperienza del vivere, sospensione della quotidianità distratta, magica ripresa del supplemento dell'anima, la pittura di Carmine Castaldo apre a forme di una figuralità raccolta, intima e insieme accogliente.
L'intero percorso artistico, con la pluralità apparentemente disparata degli interessi e degli influssi - dal paesaggio impressionista alla ritrattistica, alla decisiva curvatura simbolista e metafisica - si dipana sul filo di una incoercibile domanda di senso. L'orizzonte umano rappresenta pertanto l'elettivo terreno di scavo, sia ideativo che espressivo e linguistico. Il viaggio nel teatro umano muove da uno studio di caratteri: ora irrigiditi e come reificati nei classici personaggi della commedia dell'arte, riscattati appena in umanità dall'ambigua dialettica di masciera e volto, ora invece drammaticamente sorpresi nel contrasto cromatico in una zona di indefinibile verità, nei ritratti.
Da queste prime prove emerge la passione di Castaldo per il singolo: non l'astratta "società" bensì il singolo è l'enigma, il vero problema (ne è paradossale conferma anche l'unico affresco corale, i cui flussi compositivi convergono su un fuoco rappresentato da un bambino). Un orientamento le cui remote, selettivamente parziali assonanze agostiniane e leibniziane si chiariranno nel tempo fino a farsi esplicite nell'attuale ciclo tematico centrato attorno al soggetto-monade.
Nella elaborazione di tale soggetto affiora, questa volta in originalità anche formale, la cifra pittorica esistenzialista, preannunciata nelle precedenti ricerche.
Figurazione sopratutto mentale, prodotto di elaborazione interiore e di meditata costruzione tecnica, la recente pittura di Castaldo si pone di fronte al fruitore come un testo da decifrare e da interpretare. Il codice si avvale di pochi, ricorrenti unità significanti, primo fra tutti la figura femminile, autentico nucleo energetico dai cui interni dinamismi figurali e cromatici si genera il complessivo campo del quadro. L'altro elemento è il mondo, con il ruolo di contesto e insieme di contraltare. Fra i due poli si interpone una zona di materiaità greve, pesantemente avvolgente, a segnalare, talora anche con accentuata asprezza tonale, l'ineludibile diaframma che li costringe, differenziandoli e quasi resecandoli. Veicolo di transazione processuale, il dato simbolico interviene a segnalare l'intrascendibile immersione storico-culturale dell'umano attraverso autentici galleggiamenti mnestici e ottici simulacri di una realtà comunque fluttuante: ora logos filosofico ora borgo medioevale, prospetto architettonico (sacro o profano), palcoscenico, stemma.
Forma è l'uomo e le sue pur labili tracce, tutto il resto è risucchio, incombente caos. Paradigmatico in tal senso il dipinto "Monade 1" che nel titolo ben rivela l'accentuazione riflessiva e intellettuale di questa pittura. Figura-simbolo dell'enigma, l'eterno femminino che in questa tela si accampa, risalta per una sorta di diafana luminosità: quasi corporeità allo stato puro da cui, per travagliata gestazione, si sprigiona - è il caso di dire - l'imprigionante natura: dalla coltre nembiforme alla faticosa decantazione formale in direzione del cosmo come universo della distinzione e dell'ordine esemplato nei cipressi e nella città turrita, stagliata bozzettisticamente all'orizzonte. Il tutto come sospeso in un alone di provvisorietà. L'umano come involucro al femminile ritorna nelle diverse coniugazioni del soggetto monadico: varianti sul tema, tutte giocate sulla forza irradiativa della figura, ora resa in inquietudine effusiva (Monade 2), ora fissata nell'intrigo oculare (Monade 3), ora stilizzata e come in sè ripiegata (Monade 4).
Figure che in ogni caso paiono produrre effetti di straniamento piuttosto che di facile rassicurazione, se di fronte ad esse avvertiamo come Edipo davanti alla Sfinge. Effetti di un linguaggio pittorico pseudomimetico, in cui la figura non soggiace ai moduli costruttivi del naturalismo banalizzato, nemmeno allorchè appare in risoluzione quasi-fotografica (come in Monade 3).
L'esperienza "metafisica" (documentata anche in questa mostra) ha sedimentato in Castaldo il senso percettivo della figura come immanenza del mistero, sua perturbante immagine. Dentro la realtà si agita una surrealtà. Per coglierla occorre adeguare lo sguardo.
La struttua bidimensionale e tendenzialmente planare della composizione è in linea con quel sentimento dell'essere già connotato come "fluttuante", tale cioè da sfuggire alla griglia prospettica e alla sua pretesa di decodificazione esaustiva.
In una pittura volta non a rappresentare bensì ad esprimere una visione e un sentimento del mondo, il colore gioca un ruolo di primo piano. La ricerca è verso una gamma cromatica idonea a rendere densità, raccoglimento, pensiero, ma anche aleatorietà e inquietudine. La soluzione è trovata liberando il colore dalla sua funzione descrittiva in direzione di un impasto evocativo (terra di Siena, bianco titanio, bianco acrilico, bruno Wan Dik) mosso e non privo di effetti di contrasto. (Arnaldo Di Tommaso)