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"I COLORI DELLA MEMORIA"
Arte... Cultura - Liturgia tra il XVII e il XVIII sec.

         Nella seconda metà del sec. XVII, i repertori figurativi si formano sulla scia delle importazioni in Europa di nuove specie floreali. Questo determinò la richiesta di libri illustrati con immagini naturalistiche e floreali, la raccolta di modelli per artisti e la loro conseguente diffusione. Appartiene a questo periodo il motivo decorativo del paramento (Foto 7) con una delle varianti della tipologia denominata "motivo isolato", presente nei tessuti, a partire dalla metà del XVII sec., espressi da una definizione precisa di un singolo elemento floreale, isolandolo nettamente dal fondo.

         Dal 1680 alla metà del secolo XVIII si diffonderanno motivi fantastici e la "cineseria", decorazione diffusa in ogni genere artistico, ispirata indiscriminatamente alle varie aree geografiche orientali.
         Un paramento completo della metà del Settecento (Piviale, Pianeta, Tunicella) (Foto 1,19,28) è arricchito da un ricamo di pregevole fattura, tipico dell'area meridionale. Il repertorio decorativo presenta sempre un forte naturalismo ed è caratterizzato da un elemento a conchiglia, fiori di diverso tipo, frutti, bacche, spighe di grano, grappoli d'uva di chiaro riferimento religioso.
        
         Dai primi anni del Settecento sarà introdotto il disegno "bizzarre" con le sue varianti. E' caratterizzato essenzialmente da disegni di fantasia di derivazione esotica, da forme geometriche irregolari e asimmetriche.
         Negli anni intorno al 1730 si creeranno schemi che rompono la simmetria con una accentuazione della terza dimensione: fiori, frutta disposti in libertà o poggianti su elementi architettonici anche di grandi dimensioni. La comparsa quasi simultanea dei disegni "a merletti" e "bizzarre" fece nascere ricche combinazioni. Tra il 1740-1775 si diffonde l'impostazione a "Meandro", con una serie di varianti che vanno dal nastro "a pizzo", all'intreccio di ghirlande e piccoli fiori o il doppio "Meandro". La composizione del disegno di fondo acquisterà sempre più importanza e sarà accentuata la sua rigidità geometrica.
         Allo stile "bizzarre" si riconducono due Pianete (Foto 9,10) e la Tunicella (Foto 27). Il motivo decorativo della prima è impostato su una teoria di sinusoidi parallele verticali, composte da un motivo a treccia e un motivo a grappolo attorcigliati, al cui interno è posta una bassa torre (motivo architettonico) sorreggente una vaso baccellato contenente fiori. Nella seconda il modulo decorativo è simile nell'impostazione, presenta elementi orientaleggianti dorati, a punta o ansati, alternati ad esili steli fioriti di varie specie floreali. La tunicella è caratterizzata da motivi fantastici vegetali ma soprattutto animali di grandi dimensioni.
         Le due Pianete (Foto 13,14) presentano il tipo di decoro denominato "a meandri", con una ricchezza di varianti sia per la sinuosità del movimento sia per i motivi floreali scelti, che vanno dai rami fioriti ai nastri disegnati ad imitazione del pizzo con bouquet fioriti.
         Le tipologie decorative della produzione tessile del Santuario coprono tutte le varianti stilistiche del Seicento e il Settecento.