Fotografia precedente Pagina iniziale Fotografia successiva
PANNELLO ICONOGRAFICO n. 6


Se già il nome di per sé può accendere tanto la fantasia del devoto da indurlo a trasformazioni secondo l'equazione nomen-numen [...] l'immagine, dipinta o scolpita, accende la fantasia più della denominazione [...] può essere considerata una vera e propria epifania, una epifania permanente che ha, nella logica e nell'economia del culto, la stessa funzione di una reliquia o di un'apparizione (G. Profeta)

Il ricco e variegato repertorio figurativo rilevato in Abruzzo palesa esemplari di notevole rilevanza artistica, che respirano in ogni fibra la temperie culturale napoletana, trasmessa sia direttamente dai suoi maggiori esponenti, come il Solimena, De Mura e Luca Giordano, sia attraverso i loro valenti epigoni ed imitatori.
Nel tessuto pittorico d'impronta partenopea, tuttavia, si insinuano infiltrazioni provenienti dall'area romana, toscana e umbro-marchigiana mentre dalla costa adriatica, dal Medioevo a tutto il Rinascimento, giungono apporti di derivazione veneta, di superba qualità, che creano oasi di notevole splendore artistico.
Le immagini sono poste secondo una sequenza cronologica dal XV al XVIII secolo. Nel primo pannello sono illustrate opere in cui Biagio è protagonista o inserito all'interno di scene complesse. Nel secondo sono collocate alcune immagini tra le più diffuse nell'iconografia del santo: il costante dialogo con la Vergine e il Miracolo della spina di pesce.