Corriere Abruzzese 1888. In Città e fuori


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14 Gennaio 1888 – n° 4


     Mentre un'eco sola si ripercuote dall'un capo all'altro d'Italia, nei discorsi inaugurali dei regi procuratori, a favore dei minorenni, la cui delinquenza è la vera rovina della società moderna; mentre il primo ministro d'Italia caldeggia la istituzione di educandati per i fanciulli abbandonati, che cosa facciamo noi altri in Teramo per provvedere al malanno additatoci dal magistrato?
     Che n'è dell'Orfanotrofio maschile per cui il primo fondo fu depositato da noi del Corriere, ed al quale il cav. Savini elargì 20 mila lire?
     La istituzione dell'Orfanotrofio sarebbe un primo passo verso il concetto filantropico, che il Fanfulla chiamerebbe massonico, dell'on. Crispi, ma che noi chiamiamo semplicemente umanitario.
     Nelle prime sedute del Consiglio comunale tale istituzione fu consegnata alle grandi braccia della Congrega di carità, ed ora non se ne sa più nulla. Così pure, l'istituto d'arti e mestieri è caduto nel dimenticatoio municipale.
     Oh! come si va giù di giorno in giorno!

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     La Società operaia è convocata per domani alle 2 pom. in assemblea generale per la elezione annuale degli uffiziali.

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     La Società dei muratori prosegue i lavori al teatro comunale, e fra pochi giorni li avrà terminati. Intanto, affinché l'impresa si possa mettere subito in azione per l'esercizio dei veglioni, sarebbe conveniente che la commissione prefettizia fin da ora esaminasse i lavori che si vanno compiendo, al fine di non frapporre ostacoli negli ultimi momenti.
     Giacché non abbiamo altri divertimenti, sfoghiamoci a ballare!

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     E questo deve avere in mente anche la Direzione del Casino teramano, perché ha già fissato i balli della stagione carnevalesca nei seguenti giorni:
     Sabato 21 e 28 gennaio, 4 e 11 febbraio, e martedì 14 febbraio.
     Nei balli del 4 e 11 febbraio saranno ammessi i costumi in maschera.

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     L'altra mattina andò sul luogo della cava la commissione municipale per esaminare i danni arrecati dal gelo alle pietre che devono servire per il Corso.
     La commissione si componeva dell'assessore Dr. Pirocchi Gaetano, e degl'ing. Martinuzzi e Narcisi. Fu redatto un verbale, firmato anche da un rappresentante l'impresa.
     Crediamo sapere che, contrariamente alla proposta sospensiva dell'ing. Palombieri, fatta per la stampa, la Giunta intenda far proseguire i lavori del lastricato con la pietra di S. Stefano e Galiano, in omaggio al deliberato consiliare del 2 febbraio 1887.
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     Mandiamo il nostro biglietto al prefetto comm. Gotti, il quale è stato promosso dalla terza alla seconda classe.
     Bisogna dire che gli attacchi dei suoi avversari facciano molto peso sull'animo dell'on. Crispi!

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     La Deputazione provinciale sorpassando per taluni sulla ragione dell'età, ha chiamato per il 16 corrente agli esami di concorso a due posti di belle arti, i giovani della nostra provincia: Iezzi Clodomiro di Giulianova, Achilli Giuseppe, Morganti Pasquale e Aurini Guglielmo di Teramo, Melideo Francesco di Atri e de Luca Carlo di Notaresco.
     La commissione esaminatrice che si adunerà domani, è composta di quattro consiglieri provinciali, degli artisti della Monica e Celommi, e del prof. Pistoni insegnante disegno nella regia Scuola tecnica di Penne.

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     Gli azionisti della Cassa di Risparmio di Teramo sono convocati pel 19 febbraio nei locali della Camera di commercio col seguente ordine del giorno:
     1. Lettura della relazione del Direttore e dei Sindaci.
     2. Approvazione del resoconto e bilancio.
     3. Nomina di 3 Amministratori uscenti per anzianità, e di 3 Sindaci effettivi e 2 supplenti.
     Non intervenendo all'adunanza un terzo dei soci la seconda convocazione rimane fissata per il giorno di Domenica 26 febbraio p. v. ore 4 p.m.

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     Una causa, il cui dibattimento dura da parecchi giorni, e quella cosiddetta di Morro d'oro, perché vi sono coimplicati l'ex sindaco, ed altri membri del Municipio di Morro d'oro.
     Probabilmente il Tribunale correzionale non sarà in grado neppur oggi di pronunciare la sua sentenza.

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     Tre artigiani stavano l'altra sera cantando canzoni nelle quali entrava anche la parola «sbirraglia». Se ne offesero due carabinieri e li arrestarono; ma il magistrato innanzi a cui comparvero, non poté a meno di assolverli per non provata reità in seguito a difesa degli avv. Ginaldi figlio e Montani. Lo stesso P. M. Danesi aveva perorata la loro causa.