In cittą e fuori (1888)

Gennaio
4 - 7 - 11 - 14 - 18 - 21 - 25 - 28

Febbraio
1 - 4 - 8 - 11 - 18 - 22 - 25 - 29

Marzo
3 - 7 - 10 - 14 - 17 - 21 - 24 - 28 - 31

Aprile
4 - 7 - 11 - 14 - 18 - 21 - 25 - 28

Maggio
2 - 5 - 9 - 12 - 16 - 19 - 23 - 26 - 30

Giugno
2 - 13 - 16 - 30

Luglio
4 - 7 - 14 - 18 - 21 - 24 - 28

Agosto
1 - 4 - 8 - 11 - 18 - 22 - 25 - 29

Settembre
1 - 8 - 12 - 15 - 19 - 22 - 26 - 29

Ottobre
3 - 6 - 10 - 13 - 17 - 20 - 24 - 27 - 31

Novembre
3 - 7 - 10 - 14 - 17 - 21 - 24 - 28

Dicembre
1 - 5 - 8 - 12 - 15 - 19 - 26 - 29


Note su "In cittą e fuori" di Fausto Eugeni

      Poco dopo la morte de "La gazzetta di Teramo", giornale governativo dall'esile profilo locale, che chiude la sua attivitą nel 1875, nel dicembre di quello stesso anno nasce a Teramo questo ben pił agguerrito "Corriere abruzzese" che ha alle spalle campioni della Sinistra storica come Filippo e Troiano Delfico (quest'ultimo prossimo Senatore del Regno) e i neo deputati Settimio Costantini, e Giuseppe Cerulli Irelli. Il giornale fa della rubrica di cronaca il suo cavallo di battaglia. Non per nulla ne assume la cura lo stesso direttore del giornale, il pennese Francesco Taffiorelli proveniente dai giornali della Capitale, coadiuvato in questo compito da un giovanissimo Eugenio Cerulli, critico teatrale, e da Pasquale Pirocchi. Di fatto dunque questa bella e magnifica rubrica di cronaca rappresenterą l'asse portante del giornale.
     Da queste due colonne della terza pagina (dove in genere la rubrica č ospitata) il Corriere muove guerra al giornale della Destra costituzionale, fondato nel 1876 dai fratelli Mezucelli che vivrą di vita stentata fino al 1910. Da qui si combattono le pił importanti battaglie a livello locale e da qui si esercita pressione sugli umori del popolo. Al di lą dell'agone politico la rubrica rappresenta per il lettore odierno la pił importante fonte per ricostruire la vita sociale della Teramo di quegli anni. Vi trovano eco le attivitą cittadine a tutti i livelli. La cronaca lascia emergere infatti il tessuto produttivo nella sua complessitą, le attivitą commerciali e artigianali, la vita culturale e politica. Le varie note consentono inoltre la puntuale ricostruzione della mappa del centro storico con le vie, i quartieri, le case con i loro proprietari, e soprattutto le trasformazioni urbane nel loro verificarsi. Ma la rubrica rappresenta anche un prezioso archivio della memoria biografica, personaggi pubblici e gente comune, citati con nomi, cognomi, soprannomi, storie e mestieri, vizi e virtł.
     Su tutto emerge il ritratto di una Teramo oggi impensabile. Una cittą soprattutto sporca, polverosa o infangata a seconda del tempo, rumorosa a tutte le ore del giorno, dove tutti gridano a imitazione del pubblico banditore, dove le ruote di carri e carrozze fanno un gran fracasso sulle pietre del selciato (dove c'č il selciato), una cittą brulicante di uomini e bestie, con i maiali che vengono uccisi nei portoni sul corso san Giorgio, gli asini e i cavalli legati lungo le principali strade del centro che scalciano all'improvviso ferendo gli occasionali passanti. Completano il panorama le bande di sguazzoni, i bancarellari, i pescivendoli, le
rivendłgliole (come si chiamavano allora) d'ogni genere e tutta la folla dei mendicanti, molti dei quali non sono che reduci delle guerre d'indipendenza ed ex garibaldini mai riadattati alla vita del tempo di pace.
     Le note che leggiamo qui riguardano l'anno 1888, un anno magico per Teramo, l'anno in cui si tiene l'Esposizione provinciale operaia. Per quest'occasione la cittą cambia volto, si aprono nuovi quartieri, si ritracciano e ripuliscono nuove strade. Il nuovo sontuoso palazzo dell'Esposizione sorge a tappe forzate lungo i Tigli, dove i giardini vengono risistemati in eleganti aiuole. L'intera provincia (l'antica provincia teramana, quella che comprendeva il circondario di Penne) mostra le proprie abilitą e le proprie eccellenze. Questo evento sarą un volano che incoraggerą il lavoro e l'intraprendenza di molti. Un evento straordinario che mostrerą ai teramani piccole anticipazioni di un futuro ancora in embrione: sarą approntato per l'occasione "un meraviglioso marchingegno", il primo collegamento telefonico che sia mai stato realizzato in Teramo e che metterą in comunicazione, via cavo, la Prefettura con il palazzo dell'Esposizione.
     In questa annata la rubrica presenta la vita cittadina di questo anno fantastico e il prima e il dopo della grande Esposizione.



contributo pubblicato nel marzo 2013

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