Corriere Abruzzese 1888. In Città e fuori


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21 Gennaio 1888 – n° 6


     Ieri l'altro, col treno delle 4 pom., nove soldati del 27. fanteria partirono per l'Africa, accompagnati alla stazione da tutta l'ufficialità che die' loro il più commovente addio.
     La città non ne sapeva nulla, e perciò non è a meravigliarsi se nessuna rappresentanza cittadina prese parte, come sarebbe stato suo desiderio, all'addio di quei militari. Teramo che festeggiò degnamente il suo Stanghieri, reduce da Dogali, avrebbe volentieri stretta la mano a quei bravi giovanotti del 27. che vanno a cogliere eguali allori in quella terre.

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     Additiamo al pubblico esempio due sindaci e due Municipii che s'interessano davvero della nostra Esposizione operaia.
     Parliamo di Elice e Castiglione M. R. ove sono sindaci i sigg. Barone e Tranquilli.
     Molti operai avevano bisogno di denaro per lavorare per l'Esposizione ed hanno avuto dei prestiti dai loro Municipii alle più eque condizioni.

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     Il nostro teatro non si aprirà che solo per i veglioni nelle ultime settimane di Carnevale, sempre ben inteso, dopo espletati i lavori in corso.

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     Anche a Montorio al Vomano si è ripercossa l'eco della remozione del sindaco di Roma.
     Quel Circolo giovanile inviava all'on. Crispi il seguente telegramma in data 15:
     «Assemblea soci Circolo giovanile Garibaldi, sua prima riunione plaude ed esulta energico provvedimento preso Governo del Re rimozione Sindaco Roma intangibile.
     Presidente: A. Paolini»

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     E' stato firmato il decreto che bandisce un concorso a premi fra le associazioni di produttori di bozzoli, i Comizi agrari e i Comuni per la stufatura dei bozzoli nelle provincie di Padova, Brescia, Bergamo, Teramo, Caserta, Benevento, Avellino, Cosenza, Ascoli-Piceno. I premi sono: diploma d'onore con 2000 lire: premio di lire 1000; premio di 800 lire.

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     E poiché parliamo di bozzoli, facciamo noto al pubblico che la Camera di commercio ha dato alle stampe il prospetto del prodotto dei bozzoli nell'anno 1887 nella nostra provincia col parallelo dell'anno precedente.
     Nell'anno 1887 risalta essersi allevato del seme nostrale in maggior quantità dell'anno precedente, e poiché anche i prezzi dei bozzoli furono maggiori, così il valore totale dei bozzoli venduti è stato di oltre 350 mila lire nei 42 Comuni ov'è seguito l'allevamento.

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     Il posto gratuito alla Scuola d'arti e mestieri di Fermo è stato vinto dal giovine Cecchini di Notaresco, in seguito a brillante esame.

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     Ieri l'altro ebbe luogo l'elezione nella Società operaia, con 52 votanti.
     Riuscirono a grande maggioranza i sigg.: Gaspari Dr. Tommaso presidente, De Marco Venceslao e Cavacchioli Ernesto vicepresidenti, Battelli Luigi, e Burò Angelo vicesegretarii, Aurini Saverio e Galterio Giuseppe consiglieri, Catenacci Berardo cassiere.

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     Ieri sera il Comitato di soccorso per i danneggiati dalle inondazioni della nostra provincia pose termine ai suoi lavori di ripartizione dei sussidi.

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     Un nostro associato ci scrive da Grottammare in data 19:
     (T. F.) Donne, badate allo scaldino ove lo ponete! L'altro ieri, a notte inoltrata in Grottamare una tale Massimina R. locandiera, dopo aver situato i forestieri e i suoi bambini, si sedette per rifocillarsi con un po' di mangiare e bere, ponendosi lo scaldino sotto le vesti. Pare la tradisse il sonno: si svegliò in mezzo alle fiamme: lottò da disperata; era peggio: il fuoco la divorava e cadde moribonda. Un lampionaio della città passava di là, al puzzo del fumo sospettò incendio, gridò ed accorse gente, carabinieri, autorità, medici, parenti; ma la poveretta domandava solamente del sacerdote. Bruciata da piedi a capo morì dopo alcune ore.