Corriere Abruzzese 1888. In Città e fuori


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29 Febbraio 1888 – n° 17


     Il progetto del conte Contin sulla costruzione di nuovi locali nel Teatro comunale ad uso di Casino sociale, coi capitali dei più ricchi signori della provincia, comincia a trovare adesioni, e notiamo fra queste una importantissima = l'adesione cioè dell' on. senatore De Vincenzi, il quale, con una bella lettera inviata al Contin, lo autorizza a sottoscrivere per lire mille.
     Quindi finora abbiamo tre sottoscrizioni per mille lire l'una: Contin, Silvestri e De Vincenzi.
     I disegni del nuovo fabbricato sono dell'ing. Martinozzi, e sono bellissimi, come non ispregevole è l'idea di fare del Casino un'appendice del Teatro, come l'Unione del S. Carlo, la Patriottica al teatro della Concordia di Cremona, ed il Casino alle Muse di Ancona. La spesa sarebbe di 36 mila a 40 mila lire.
     II conte Contin, in questi giorni, è di un' attività nervosa per fare proseliti. Riceve promesse da ogni parte, e non è punto sfiduciato (pare impossibile!) dell'apatia dei nostri concittadini.
     Auguriamogli felicissimo esito.

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     L'edilizia della nostra piazza verrà in tempo non lontano ad avere un miglioramento che i teramani desiderano da gran tempo.
     E' stata acquistata dai signori Cerulli la casa ov'è l'albergo Assab e se ne vuol fare un palazzo a tre piani il cui disegno crediamo sia stato già abbozzato.
     Il portico del caffè sottostante verrebbe continuato sino al ricongiungimento del portico del di Francesco; ma con architettura non deforme com'è quella dei portici attuali.

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     E giacché oggi dedichiamo un po' di cronaca all'edilizia, ricordiamo che anche la Banca popolare potrebbe ornare la nostra piazza di un suo palazzo, com'era stato ventilato in consiglio d'amministrazione.
     Nell'avviso di convocazione degli azionisti, che pubblicheremo, non troviamo ombra di quella proposta.
     La casa per cui si aprirono trattative sarebbe quella accanto alla rinnovata casa del sig. Tito, di proprietà del sig. Beniamino Rozzi, l'altro ieri defunto.

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     Il proto ne fa sempre qualcuna che non ha né babbo né mamma.
     Nell'ultimo numero, in quella lunga lettera in difesa della Società operaia di Atri, proprio la firma fu sbagliata. Invece di Pasquale Ferdinando, leggasi Pasquale Fedri.

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     L'altra sera, mentre pioveva dirottamente, (quest'anno diventeremo ranocchi!) un signore senza ombrello transitava per la rua di Ciotti, quando si sente precipitare dall'alto qualche cosa, tra liquido e solido, che gli copre il capo. Corre con la mano alla testa e... si avvede che si tratta di un regalo che solo abitanti malcreati, in una città ove la polizia urbana è tuttora un mito, possono fare alla gente che transita!
     Quel signore ebbe la presenza di spirito di mettere la testa sotto un canale per lavare quella sozzura, e poi reclamarne alle guardie di P. S. non potendo trovare quelle municipali.
     Il padrone della casa dond'era sceso l'inatteso complimento si è affrettato, com'era suo dovere, a fare le sue scuse per il servo o la serva colpevole.

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     Il Comizio agrario di Teramo ha pubblicato un manifesto con cui offre il sale pastorizio al prezzo ridotto di L. 8 al quintale.
     Offre pure delle buone sementi di prato a prezzi modicissimi. Dirigersi al Comizio agrario.

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     Convocazioni di banche.
     Gli azionisti delle Banche di Teramo e Catignano sono convocati per i giorni 11 e 18 marzo; quelli della Banca di Castellamare adriatica per i giorni 24 e 25 marzo.

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     Ci perviene dall' on. Irelli un rendiconto di ciò che si è fatto e pagato per le Case operaie, ma lo spazio ci costringe a rimandarne la pubblicazione nel prossimo numero.

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     Ieri la commissione delle FF.MM. il cui capo era non il Borgnini, come corse voce, ma il comm. Pessione andò nel Vomano insieme all'ispettore capo del r. Circolo ferroviario di Ancona cav. Muzi, al direttore del Genio civile di Teramo cav. Valle, e ad altri interessati nella vertenza tra la società ed alcuni proprietari. Si fece colazione a Giulianova preparata dal restaurant della stazione condotto da G. di Carlo.

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     Il Censore di disciplina del nostro Convitto sig. Angelo Gualtieri è stato trasferito al Convitto nazionale V. E. di Napoli. Questo spontaneo atto di fiducia del Governo è dovuto alle belle qualità del Gualtieri nell'esercizio educativo che professa con molto zelo e coscienza.