Corriere Abruzzese 1888. In Città e fuori


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16 Giugno 1888 – n° 48


     Domani, dunque, avremo in città notevoli personaggi, ai quali dobbiamo liete ed oneste accoglienze. La serietà dello scopo che si prefiggono gli egregi congressisti, non consente rumorose feste, ma nondimeno la Società borghese illuminerà domani sera la piazza a luce elettrica in onore degli ospiti, e la banda comunale suonerà in piazza V.E. fino all'ora in cui comincia lo spettacolo teatrale.
     Gli on. Luzzatti e Ferraris saranno a Giulianova col diretto delle 11 ant., salutati allo scalo dai consigli delle Banche popolari di Giulianova, e dal comitato promotore del congresso ch'è la Banca m. pop. di Teramo.
     Il Congresso s'inaugurerà alle 4 pom.
     Preghiamo intanto i nostri concittadini ad imbandierare domani le finestre in segno di pubblica esultanza.

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     Annunciammo che era stato concordato il programma per la gran festa operaia del 23 e 24 corrente che sarà onorata dall'on. deputato Maffi, il deputato operaio di Milano.
     Il programma oggi è già stampato, e da esso desumiamo che avremo tre bande: Pianella, Penne e Teramo, una corsa di cavalli, una tombola di L. 1500; un banchetto operaio di oltre 200 coperti che sarà servito dal Pellegrino in uno dei locali da destinarsi, fuochi pirotecnici e lo spettacolo teatrale con i Puritani e la Dinorah.
     Il solenne ricevimento delle società operaie della provincia, e di Aquila, Chieti ed Ascoli, avrà luogo nella stazione, donde trarranno al giardino Delfico, gentilmente concesso dall'on. senatore. Là sarà offerto un rinfresco dalla società operaia di Teramo.
     Il Congresso per la federazione delle società, avrà luogo nella sala grande dell'esposizione, dov'ebbe luogo la inaugurazione.
     La nostra società operaia si è messa già in moto per preparare bene le cose, e principalmente a non far mancare gli alloggi in tanta affluenza di forestieri.

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     Echi delle feste di Bovio.
     I reduci che convennero alla conferenza di Bovio per l'inaugurazione della lapide a Giordano Bruno, hanno scritto belle e gentili lettere alla nostra società dei reduci per le accoglienze avute.
     I nostri reduci che fecero anche la scorta d'onore in camicia rossa a Bovio, e contribuirono molto alla buona riuscita di quella ordinata dimostrazione liberale, si abbiano anche i nostri ringraziamenti.

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     Non passa giorno che non si lamenta il controbbando alle nostre porte, con grave svantaggio dell'erario comunale. Ieri l'altro le guardie daziarie contravvennero un tale che voleva entrare due chili di caffè. E chi era costui? Proprio il facchino dell'amministrazione! E per conto di chi? Vattelapesca.

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     Un assiduo ci scrive.
     Il sig. Ercole Pardi ci scrive da Corropoli essere lui, e non Michele, che consegnò la patente di segretario comunale. — Eccolo servito.

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     Dunque, domani si avrà il primo Congresso delle Banche abruzzesi, e gli onori di casa spettano alla promotrice Banca mutua popolare di Teramo.
     Speriamo che essa cambierà, almeno, le bandiere che tiene esposte nelle suo finestre. Sono così mingherline!...

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     E' stato eletto presidente generale del Giury dell'esposizione l'on. senatore Delfico.
     Per la sezione bacologica furono nominati uomini di molta competenza, tra cui i prof: Carità e Quajat, il primo dei quali, giunto l'altro ieri, ebbe a rimanere meravigliato di tutta la Mostra, e specialmente della sezione bacologica, che disse più importante di quella di Bologna.
     Ieri giunse il Quajat, e domani giungerà il Mari da Ascoli. Questi bacologhi insigni daranno certamente delle conferenze in questi giorni.
     La nostra esposizione, del resto, continua ad essere il geniale ritrovo di tutti quelli che amano di sentire un po di musica e visitare i prodotti del nostro lavoro. L'altro giorno le più vaghe signore teramane — quelle della floricoltura, tanto decantata dal ministro Grimaldi — si aggiravano in quei simpatici locali, in numerose ed eleganti comitive.

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     A proposito dell'on. Grimaldi.
     Il Messaggero gli scrisse giorni fa il seguente scherzoso articolo sotto il titolo: La galanteria del ministro Grimaldi:
     Tutti conoscono per fama la galanteria di sua eccellenza Bernardino.
     Ne ha dato una nuova prova nel discorso pronunziato da lui domenica scorsa inaugurando l'esposizione di Teramo.
     Alla fine del discorso egli pronunziò le seguenti parole che togliamo dal Corriere abruzzese:
     «Questi sono, o signori, i miei sentimenti, e con questi sentimenti io mi accingo a visitare la vostra esposizione.
     Permettetemi però che alle cinque sezioni un'altra io ne aggiunga e che ho già visitato, quella della floricoltura rappresentata dalle signore che abbelliscono questo luogo. (Grandi applausi.)»
     Che fulmine di ministro non è mai Bernardino!
     All'1,50 era arrivato a Teramo e alle 3 — ora in cui pronunziò il suo discorso — aveva già trovato modo di visitare la sezione femminile.

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     Anche da fuori vengono tutte le mattine delle coteries di visitatori. Arrivano col treno o in legno, e ripartono la sera. L'altra mattina venne da Pescara una comitiva di ufficiali e signore. Visitarono l'esposizione e fecero colazione nel caffè Pressanti, avanti alle sezione enologica ove si può passare un'ora deliziosa.
     Anche le vendite si fanno, e numerose, ma per oggetti di poco costo. I letti in ferro di Rotini sono ricercatissimi.

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     Del resto, non è terminato ancora il collocamento degli oggetti. Ieri, i fratelli Marini completarono la bellissima loro stanza da letto di stile lombardo; e tra giorni dovranno venire i formaggi e le ricotte di Pietracamela, per la sezione delle sostanze alimentari, la quale sembra poco ricca, perché tutt'i giorni si cambia.
     E' qui che il nostro Grillitt ha esposto dolciume eccellente, ed il Corriere di Napoli che ha pubblicato una dettagliata per quanto rapida rassegna, nel suo num. 161, della nostra esposizione, dice che lui e Trippetta salvano la sezione delle sostanze alimentari.

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     Un aneddoto di Bovio.
     Quando Bovio si fermò avanti ai quadri di Celommi, paragonandoli a quelli del Tiziano, domandò con la sua voce di basso profondo:
     — Come si chiama costui ?
     — Celommi.
     — Bene, d'ora in avanti Svelommi.
     E veramente ha svelato un ingegno di artista non comune.

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     E il telefono?
     Chi non ha visto il telefono di Dalle Molle? chi non se n'è servito, chi non è stato a battere nella sede della società operaia per vedere gli effetti di una sì comoda invenzione che fa risparmiare tanto tempo a tutti quelli, per i quali il tempo è moneta?
     La ditta dalle Molle che ha prodotto pure una completa mostra di parafulmini, non poteva fare un regalo più attraente, più utile ai teramani, durante l'esposizione.
     Noi speriamo che vi rimanga, per mettere almeno in comunicazione i principali uffici pubblici. Ormai il telefono entra negli usi più comuni.

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     Stamane parte il il pretore sig. de Rossi, promosso giudice del tribunale di Girgenti. La nostra città a malincuore si divide da questo dotto ed integerrimo magistrato che lascia qui tanti ammiratori ed amici.

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     Preghiamo il nostro Municipio di far accendere tutt'i lampioni, quando suona la banda in piazza.