Corriere Abruzzese 1888. In Città e fuori


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19 Settembre 1888 – n° 75


     Ieri, col treno di mezzogiorno, giungeva in Teramo l'on. Maffi.
     Erano stati ad incontrarlo a Giulianova il presidente della Società operaia Dr. Gaspari, il presidente della Società dei tipografi sig. Carlo Bonolis, ed il tipografo sig. Bezzi rappresentante la Fratellanza artigiana.
     Nella stazione di Teramo erano a salutarlo una larga rappresentanza di tutte le società cittadine, di alcune della provincia, la stampa e molti amici dell'on. Maffi, e tutti, in carrozze di gala, si entrò in città.
     L'on. Maffi fu ricevuto in casa del presidente Gaspari, e qui fu salutato da tutti quelli che l'avevano accompagnato, nonché dal suo collega Scarselli. Dopo un lauto asciolvere, l'on. deputato per Milano prese qualche ora di riposo, e poi alle 5 si recò nel Municipio, sede del Congresso.
     Iersera, pranzo in casa Gaspari con invito a parecchi rappresentanti di società.
     Quest'oggi, banchetto di amici all'on. Maffi.

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     Pietro Cordona è quel tale che condannato 25 anni fa, e si dice innocentemente, a 20 di galera per omicidio, li scontò tutti, e parecchi anni or sono, tornò in città, invecchiato si, ma vegeto ancora.
     Riprese il suo vecchio mestiere, quello dell'ortolano, ma aiutava spesso il fuochista che dimora giù nella fonte di S. Giuseppe. Ieri a mattina attendeva appunto a questa operazione pericolosa, quando scoppiò della polvere avanti alla sua persona, e ne rimase buona parte orribilmente scottata.
     Sembra però che vada migliorando, e noi gli auguriamo che come resistette alla galera, così resisterà oggi alla Parca.

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     Fu una bella festa quella di domenica a Giulianova.
     La popolazione venuta dai dintorni, era immensa, quale non vedemmo mai nella spiaggia giuliese, e si sa che quando c'è popolazione, la festa è per nove decimi riuscita.
     L'ascensione del pallone fu divertentissima, e il bravo Antonucci ebbe applausi a josa. Luminarie e fuochi ebbero pur essi la loro parte nella felice riuscita della festa. Bravissima la banda del maestro Leoni che va sempre segnalata per la novità della musica. Già da qualche tempo ha l'Otello nel suo repertorio, e domenica a sera, avanti al Club, l'udimmo con grande compiacimento dei buongustai.
     Il tempo, al pomeriggio, fece qualcuna delle sue, non ostante il telegramma del Comitato Giove Pluvio, sicché il sorteggio della tombola dovette essere rinviato ad altro giorno, crediamo, domenica prossima. Ma, nella sera, si ebbe un cielo bellissimo, una temperatura deliziosa, in guisa che la festa da ballo al Club, elegantemente messa dal tappezziere Perreca, fu la più gaia della stagione, senza dire che v'era sì bel numero di dame e damigelle, in gara tutte per bellezza e cortesia, che c'era da diventarne pazzi.

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     Siamo informati che in Castellamare adriatico si è costituito un Sotto-comitato della Croce Rossa promosso da egregi cittadini; e noi, rallegrandocene co' promotori, facciamo voti che il numero degli aderenti a così santa e patriottica istituzione mostri anche una una volta che gli Abruzzi non restano indietro alle altre regioni italiane sempre che si tratti di lavorare sul terreno del patriottismo e della beneficenza.
     La presidenza della Croce Rossa poi è stata benissimo ispirata scegliendo per sede del Sotto-comitato Castellamare adriatico, perchè sito centrale per tutti gli Abruzzi, e stazione ferroviaria importantissima, sarà nel caso di rendere in tempo di guerra i più grandi servigi all'esercito e al paese.

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     Fra gli echi delle feste aquilane, troviamo anche questo: =
     Egregio sig. Direttore,
     Pare che nessuno dei vostri corrispondenti di Aquila abbia accennato ad una cosa che ha fatto molto onore alla città nostra ed alla sua nomèa, voglio dire al fuoco pirotecnico eseguito in Aquila dal nostro Ridolfi nella sera degli 11.
     Or io che fui presente, posso dire come lo Spallastorta non solamente eguagliò, ma superò l'aspettazione del pubblico; e che gli evviva cominciarono fin dai primi pezzi, notevoli tutti per delicatezza di colori, e raggiunsero il colmo nel finale che fu davvero stupendo. In quella stessa sera eseguiva con la solita maestria, nella piazza principale, de' magnifici pezzi di musica la banda di Città S. Angelo, e fra gli altri, con bel pensiero, il Mefistofile. Sicché la bella città di Aquila quella sera era tutta ripiena del nome di Teramo.
     Con compiacenza di cittadino, ho voluto rilevare questo, augurandomi che lo Spallastorta nella prima occasione, mostri a' suoi teramani tutto quello che egli sa fare, e che fece in in Aquila.
     Teramo 15 settembre 1888
     Un reduce.

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     Ci si riferisce che la vertenza avvenuta in seguito all'incidente al club di Silvi è stata onorevolmente definita, mediante un verbale firmato da quattro gentiluomini.