Corriere Abruzzese 1888. In Città e fuori


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15 Dicembre 1888 – n° 100


     Mercoledì a sera ebbe luogo una riunione dei rappresentanti delle Società cittadine, nella sala della Fratellanza artigiana che l'aveva promossa e il cui presidente sig. Olivieri diresse la discussione.
     Si risollevò la importante questione della sede del reggimento, che si riconnette poi a tanti altri bisogni della città.
     Vi fu lunga discussione, si rilevò per la millesima volta la depressione morale e materiale della città, e come riassunto di tutto ciò che si disse e si reclamò in quell'adunanza, fu approvato ad unanimità il seguente ordine dei giorno presentato dal rappresentante la Società borghese:
     «L'assemblea dei presidenti delle società operaie di Teramo delibera di rammentare al Comune ed ai deputati politici della provincia di Teramo l'obbligo che essi hanno di caldeggiare presso il Governo del re lo stabilimento della sede di un reggimento nella nostra città, ed invitare il Comune a riproporre al Ministero della guerra il restauro della caserma di S. Domenico, ed a riprendere efficacemente la questione della conduttura dell'acqua.

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     Ed ora qualche commento.
     Noi intendiamo perfettamente l'ansietà popolare che deriva pure dal disagio economico della città, a cui uno dei rimedi possibili sarebbe (lo diciamo ancora una volta) la sede di un reggimento.
     A questo devono mirare gli sforzi di tutti i buoni patrioti, ed il Governo mal si apporrebbe se continuasse nella negativa.
     Vero è che dieci anni fa, il nostro Comune commise l'enorme errore di non accogliere le profferte che si facevano dall'autorità militare, di talché oggi Pescara ha ciò che rifiutammo noi allora. Ma è vero pure che dal 1878 o 79 l'esercito si è aumentato di molte migliaia di uomini, e Teramo è stata sempre dimenticata!
     Il restauro della caserma di S. Domenico si riconnette intimamente alla questione della sede del reggimento. Facciamo la caserma, prepariamo i locali, ed un giorno o l'altro avremo il reggimento.
     Ma lascierà il tempo che trova la manifestazione delle società cittadine?
     Con l'aria che tira....

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     La Camera di commercio, d'accordo con la Direzione delle poste, proporrà il cambiamento dell'orario della nostra ferrovia.

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     Abbiamo da Montorio:
     La Prefettura ha deferito, già da qualche tempo, al potere giudiziario il vuoto di cassa di L. 13mila verificatosi nella Congrega di Carità di Montorio al Vomano.

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     E' stato laureato in legge nella R. Università di Roma un nostro giovine della nostra provincia — il sig. Manrico Tattoni di Bellante.

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     Nella qualità di Aiuto agente è stato traslocato da Pescina a Teramo il nostro concittadino sig. Luigi Brigiotti.

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     Il Consiglio comunale non fu in numero giovedì sera. La seconda convocazione è bandita per lunedì. La Giunta comunale che ci si dice sia dimissionaria, risponderà con una relazione scritta agli appunti mossi nella questione finanziaria.

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     L'egregio sig. Savini ci manda la seguente lettera che volontieri pubblichiamo:
     Teramo 13 Dicembre 1888.
     Ricorro alla sua sperimentata cortesia, pregandola di pubblicare sul suo diffuso giornale quanto segue:
     Siccome molti si rivolgono a questa Presidenza domandando notizia della coniazione delle medaglie dell'Esposizione, ed alcuni anzi dubitano che questa coniazione si faccia, così è bene che il pubblico sappia che una sottocommissione speciale composta de' sigg. prof. Carlo Marchetti, Gaetano di Giacomo e del sottoscritto si è occupata alacremente di questa faccenda, e dopo avere indetta una specie di gara fra i principali incisori d'Italia, ha affidata la coniazione di tutte le medaglie dell'Esposizione al sig. Luigi Giorgi di Firenze, uno dei migliori incisori italiani.
     Queste medaglie si stanno ora coniando, e si spera che esse fra un paio di mesi al più tardi saranno consegnate qui in Teramo. Allora saranno inviate a chi di ragione per cura di questa Presidenza, come si è fatto pei diplomi.
     Questa comunicazione, ne sono sicuro, rassicurerà i dubbiosi.
     Frattanto, ringraziandola del favore la riverisco con istima.
     Devmo - per il Presidente
     Giuseppe Savini

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     Il Genio civile ha fatto regolare consegna alla provincia, del tronco Bisenti-Castiglione costruito dall' impresa Vitali e comp.
     Venne da Roma il comm. ing. Suarez.
     L' impresa Vitali ed i consiglieri Baroni e de Carolis fecero benissimo gli onori di casa.