Il Terremoto nella Marsica del 1915


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     E non ha mancato di esprimere il cordoglio di voi tutti al Presidente del Consiglio Provinciale di Aquila in rappresentanza di tutti i paesi colpiti dalla sventura.
     Ma fin da ora Essa si permette di rivolgere un caldissimo appello a tutti voi, a che diate l'obolo vostro per i nostri fratelli, provati così dolorosamente dall'immane disastro, a sollievo della loro miseria e dei loro dolori.
     Teramo, 15 gennaio 1915.
     IL SINDACO
     Avv. Luigi Paris

Il dolore di Teramo

     Perdura nella nostra città quel senso di vivissima e dolorosa impressione suscitata dal terremoto che cosi fatale è riuscito a tanta bella e prospera parta del nostro Abruzzo, e nell'animo di tutti aumenta l'angoscia, per le molte migliaia di vittime della Marsica, ogni volta che giungono nuove notizie del terribile cataclisma.
     Il Corriere, che nell'assenza completa di giornali quotidiani, ha pubblicato sollecitamente e minutamente le informazioni su gl'incommensurabili danni causati dal terremoto e che col telegramma del Blasetti da Aquila diceva quanta e quale fosse la desolazione della povera Marsica, è andato a ruba, ché tutti volevano sapere i particolari dell'immensa sventura nazionale.

La Deputazione Provinciale

     Il Presidente della nostra Amministrazione Provinciale all'indomani del disastro inviava il seguente telegramma:

Presidente Amministrazione Prov.
     AQUILA
     Interprete sentimento pubblico intera Provincia profondamente commosso immane catastrofe invio parola conforto augurale pronta resurrezione città villaggi abbattuti. Abruzzo sue forze concordi coadiuvate provvedimenti Stato saprà rimarginare ferita aperta suo cuore sanare dolori lenire miserie. Questa Deputazione convocata urgenza riunirassi domani disporre mezzi più solleciti fraterno soccorso. Comunicherò decisione. Cuori unanimi attendono appello per rispondervi con slancio.
     Presidente Deputazione Prov.
     LODOVICO DE PETRIS