[Elenco dei Nomi]

Piermarini Bonaventura
monsignore, insegnante, Teramo (6-1-1907)

Elogio recitato dal prof. Giacinto cav. Pannella — Signori, Troppo spesso batte la morte agli stalli del nostro coro! Ma chi pone legge a questa inesorabile? Passa e si accosta ad ogni età e toglie con la vita tanto il vagito al bambino quanto il lento respiro al vegliardo e non segna mai distanza certa tra la culla e la tomba. Ma, viva Dio, il suo trionfo è passeggero e serve alla vita che investe tutto dall'atomo alle nebulose interminate, dalla goccia d'acqua agli oceani senza sponde di etere e di luce. In questo trionfo della vita scompare l'orrore della morte e si fa bella la tomba anch'essa serbata alla vita, anzi per mezzo di lei piace che di noi, delle nostre spoglie esca l'angelica farfalla e ciascun possa ripetere con l'apostolo: - cupio dissolvi. - Ma chi parte per l'altra vita, prima di entrarvi, vi si prepara e chi resta dà l'addio dell'ora suprema. Conforta questo anello di congiungimento delle due vite! Ora qui dinanzi a queste spoglie ci siamo raccolti per dare l'addio al nostro compagno di ufficio e di lavoro, a Mons. Piermarini. L'ultimo mese del '906 fu anche l'ultimo della sua scuola, l'ultimo dì dell'anno fu anche l'ultimo della sua vita. Reclinò il capo su un salmo del Re David penitente e parve dormire, ma il suo sonno era morte, era passaggio all'altra vita. Da vecchio soldato del Signore cade sulla breccia e, dopo la milizia della terra, torna al suo Duce, al suo Dio. Ma chi fu Bonaventura Piermarini? La nostra risposta qui è la sua vita e la sua lode. Da Nereto, dal paese sorridente e ferace su le più belle sponde de la Vibrata, ove era nato il 18 luglio 1832, egli venne nel 52 in Teramo, nel Seminario, dove il nuovo vescovo Taccone, forte figlio della forte Calabria, aveva raccolti

(segue...)