Tito Livio De Sanctis
L'Assedio di Civitella


Pagina 1 di 36       

%


     Teramo 27 ottobre 1892

     Illustre Sig. Generale

     Mi sono ricordato sempre della S.S. e del bene che mi volle, allorché fummo all'Assedio di Civitella del Tronto nel 1860-1861.
     Ho sempre pensato scrivere una cronaca de' fatti successi in quei luoghi, ma non mi ci era mai determinato, per le diverse occupazioni nelle quali mi sono trovato, e poiché in questi ultimi tempi si sono dati per le stampe degli scritti, con circostanze e notizie erronee, così finalmente mi ci sono determinato, con l'unico scopo di mettere le cose al loro posto, affinché la storia dei fatti, e degli uomini, che li compirono, non sia falsata. Sono riuscito a finirla. La S.S. che vi stette dai primi agli ultimi giorni e che vi ebbe le maggiori fatiche vi figura assai più degli altri.
     Taluni amici, al giudizio dei quali ho sottoposto questo mio lavoretto, mi incoraggiano alla stampa. Per fare però, che spingesse a farsi leggere, avrebbe bisogno dell'appoggio di qualche grande personaggio; perciò mi rivolgo alla S.S. per pregarla a volermi concedere la grazia di accettarne la dedica.
     Nella speranza di avere una tale fortuna, mi dichiaro e raffermo
     Suo D.mo ed Obbli.mo
     Tito De Sanctis


     Asti 2,11,92

     Carissimo Sig. Tito

     La sua gentilissima lettera, con la quale Ella mi offre la dedica delle croniche dell'Assedio di Civitella, mi giunse con alquanto di ritardo, trovandomi io da parecchio tempo assente dalla mia abituale dimora.
     Ritengo che difficilmente qualcuno potrà meglio di Lei, che assistette e prese parte attiva, acquistandosi benemerenza negli avvenimenti di quell'epoca, tesserne una narrazione fedele, esatta, spassionata. Non ho pertanto, che ringraziarla della buona memoria, che Ella conserva di me, lieto di accettare la cortese sua proposta e che mi si presenti l'occasione di dichiarare, che se all'Assedio di Civitella del Tronto ho potuto fare qualche cosa pel mio paese, Ella mi fu di grandissimo aiuto, non meno che un prode soldato, alla buona riuscita delle operazioni militari.
     Accetti mio egregio amico i miei più cordiali saluti ed augurii di bene.
     Suo vecchio amico.

     Finazzi
(1)

* * *

(1) Alessandro Finazzi (1825-1904) Nato a Villanova, entrò nella Regia Accademia Militare di Torino a soli 12 anni, ed a 16 anni partecipò alla prima guerra d'indipendenza. Dopo la seconda guerra d'indipendenza venne promosso maggiore e fu inviato nelle Marche per la lotta al brigantaggio. Nel 1860 si distinse nella conquista di Civitella del Tronto. Dopo la terza guerra d'indipendenza venne inviato in Sicilia con il grado di colonnello. Come maggior generale comandò la gloriosa brigata Casale. Dopo la nomina a tenente generale si ritirò a Villanova, dove ricoprì varie cariche pubbliche, essendo anche eletto sindaco nel 1883.