Vincenzo Bindi
Gaetano Braga da' ricordi della sua vita


Pagina 2 di 160       

%


     Ai miei carissimi amici
     Comm.ri Ernesto, Cesare ed A. Alfonso Migliori

     Nell'intitolare, amici carissimi, questo libro al nome Vostro, compio non solo un gradito dovere, ma soddisfo un vivo desiderio dell'animo mio.
     Voi, giustamente orgogliosi di così illustre Zio, a ravvivarne la nobile figura di uomo e di artista, avete voluto affidare a me l'onorevole incarico di pubblicare i
Ricordi autobiografici, che Egli lasciò in più volumi. Debbo l'atto deferente e cortese al costante e devoto affetto mio per l'insigne Maestro, ed all'amicizia che, per Voi, si è serbata sempre eguale e fedele, attraverso tempi difficili e mutevoli. Ho accolto perciò il mandato di stima e di fiducia con lieto animo, e quasi come un compenso alle molte e lunghi mie fatiche nello studio dell'Arte e degli Artisti Abruzzesi, perché a me è compenso il potere aggiungere a queste fatiche, per desiderio e merito vostro, il ricordo ed il nome di un grande Artista, che onora la vostra Famiglia ed è vera gloria, non solo della sua patria, Giulianova, ma dell'intera Regione nostra. Gradite perciò l'offerta, nella quale ho messo tutto il mio cuore, come un giusto tributo, che vi si deve, e con quello stesso animo con cui io ve la presento.
     Possa la Provvidenza assistervi benigna, rendervi prospera ogni impresa, e conservarvi, ancora per lunghi anni, alla stima ed all'affetto di quanti vi conoscono, e più de' nostri concittadini, tra i quali avete saputo meritare un così elevato posto per l'onesta ed illuminata operosità, per i servigi resi, per le buone ed utili opere compiute.
     Vostro di cuore
     Napoli, la vigilia di Pasqua, 1927
.

     Vincenzo Bindi