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Egli si recò espressamente in Ispagna e consegnò lo Stabat, opera sua, scritta di tutto suo pugno; Tadolini aveva composto il Cujus animam, il Quis est homo, e l'Infiammatus; e Rossini ridendo mi raccontò che, dandosi poi il suo Stabat a Bologna il 1842, diretto da Donizetti, Tadolini aveva detto a tutti i suoi amici che nello Stabat avrebbero uditi tre pezzi composti da lui, e quando udì invece il vero Stabat di Rossini, esclamò: 'È strano, non riconosco più la mia musica'. Rido assai quando leggo apprezzamenti erronei su Rossini e tra gli altri che non era sapiente in musica, mentre egli ne era profondissimo conoscitore, e ricordava a memoria tutte le musiche nostre e le straniere fin allora composte. |