Vincenzo Bindi
Gaetano Braga da' ricordi della sua vita


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     Le sono molto grata de' suoi gentili auguri e spero davvero che mi portino fortuna. Del resto, ora siamo en plein bonheur per il matrimonio del mio caro Emanuele. La Principessa è molto simpatica e son certa che il loro avvenire non può essere che felicissimo. Qui nulla altro d'importante; la vita trascorre assai monotona e calma! Io faccio sempre molta musica, vedo molti artisti ed ho ricominciate le mie tournées negli studi di pittori e scultori Torinesi. Vi sono cose belle assai e l'arte m'interessa tanto. Vedo con piacere che lei sta bene e che si è decisa e restare in Italia. Se mai passerà per Torino, si ricordi della sua affezionata Letizia.

     Caro Braga,
     La ringrazio mille e mille volte del suo gentile ed affettuoso ricordo; io pure le mando auguri di felicità per tutto l'anno e sono contenta di saperla bene. Certo a Roma, oltre che l'inverno sarà mite, Ella avrà anche maggiore facilità di dare concerti. Che peccato che Torino non l'attiri di più! Presto avremo concerti diretti da Martucci, ma non li potrò sentire, visto il nostro grande lutto! Che annata triste e che cosa orribile per noi di non poterci più riunire attorno al caro ed adorato Re (57) per le feste di Natale! Siamo proprio inconsolabili; io ho perduto un amico ed un padre; era così buono! Creda sempre alla mia sincera simpatia. Letizia.

     Caro Braga,
     Grazie del suo ricordo gentile. I suoi auguri mi portarono fortuna, e lei sa che io non glieli contracambio ad epoca fissa; è tutto l'anno che io faccio voti di felicità per lei e mi pare che sieno anche esauditi. Lei sta bene, tutti le vogliono bene nella sua cara Milano ed all'estero; cosa vuole di più? Seppi da un giornale che andò a Roma e che ha dato un concerto, spero con la legittima. Poveretta, come sarebbe stata afflitta di rimanersene a casa! Mi dica se l'Esposizione di Torino non l'attirerà. Venga, e così vicino mi farebbe tanto piacere. Avremo un sufficiente salone di concerti, ove potranno stare tremila persone, e la nostra orchestra, ottima, darà moltissimi concerti, credo una cinquantina: uno fisso ogni giovedì ed ogni domenica: dirigerà Toscanini; avremo pure alcune celebrità, come Widor per l'organo e Grieg per dirigere un concerto tutto di opere sue e de' suoi compatriotti. Come vede, avremo, artisticamente parlando, delle vere attrattive. Si lasci tentare e venga. Potrebbe suonare un giorno ad un concerto, tra un pezzo e l'altro, se le secca di fare un concerto tutto lei. Così almeno lo sentirebbero i Torinesi e sarebbero certamente entusiasmati e felici. Credo davvero che ci divertiremmo. Qui non si vive, non si pensa, non si parla che dell'Esposizione. Speriamo che ci verrà gente e così il commercio guadagnerebbe: e lo merita. Lavorano molto e benissimo; solo è lo smercio che manca. Sa che Medici è al Cairo e che è riuscito a passare dalla carriera consolare a quella diplomatica? E' una vera chance ed io ne sono felice per lui. Lo meritava davvero e come sarà felice suo Padre!
     Addio ed ancora, grazie.
     Creda sempre a tutta la mia simpatia. Letizia.

(57) Allude alla morte del buono ed amatissimo Re Umberto, caduto vittima a Monza dell'orrendo attentato, che suscitò un grido d'indignazione in tutto il mondo civile!