Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


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     Lo Scudo d'Abruzzo sta per cambiare volto: quella del 1937 è l'ultima edizione che si disputa come prova di regolarità. La velocità, che ingolosisce sempre di più organizzatori e spettatori, prende il sopravvento: il regolarismo piace, la velocità appassiona... In quest'anno infatti l'Associazione Motociclistica di Teramo, (34) che tra le altre manifestazioni aveva anche organizzato (24 maggio) una riuscita gimkana, indice il 1. Circuito motociclistico di Teramo (3 ottobre), gara di velocità su un percorso stracittadino di 1750 metri (35) prevista su due categorie; la gara di velocità, dominata dai piloti romani, ottiene “pieno successo di tecnica e di organizzazione” e riscuote “il plauso entusiasta di una immensa folla assiepatasi lungo i margini dell'intero percorso”. (36)

DOCUMENTI
     1937 - Lettera di chiarimenti della Casa del Principe di Piemonte
     al Prefetto di Teramo riguardo la richiesta di un premio

     CASA DI S.A.R.
     IL PRINCIPE DI PIEMONTE

     Napoli, 20 Giugno 1937-XV

     A S. E. il Prefetto della Provincia di Teramo

     E' qui pervenuta una richiesta di premio per la gara Motociclistica “Scudo d'Abruzzo” promossa da codesta Associazione Motociclistica.
     Allo scopo di poter prendere una conveniente determinazione in proposito, La prego di volermi favorire informazioni, con il di Lei parere, sull'opportunità di esaudire la richiesta, tenendo presente che stante il grande numero di simili domande che pervengono a questa Augusta Casa, si è dovuto stabilire la massima di prendere in considerazione solo quelle che abbiano requisiti di spiccata importanza.

* * *

(34) Nel 1937 l'Associazione Motociclistica di Teramo conta 38 soci, un numero ritenuto ancora molto esiguo. Si intensifica quindi l'opera di propaganda sollecitando i possessori di motociclette all'iscrizione, dando maggiore diffusione alle riviste specializzate (Centauro, Moto, Motociclismo) e pianificando un'attività che prevede gite sociali, motosciatorie, e motoalpinistiche, gare di velocità, mostre (nel 1938 verrà organizzata una “Mostra del Motociclo” abbinata allo svolgimento della seconda edizione del circuito di velocità). A tutto il 1937 in Italia si contano 188 associazioni motociclistiche con 9631 soci iscritti. Nel 1938 vengono invece disputate 58 gare di velocità, 12 gare di velocità in salita, 44 competizioni di regolarità, 20 gare di abilità, 18 gare fuori strada. Il numero di corridori provvisto di licenza ammonta in totale a 1348 (fonte: La Stampa del 5 dicembre 1938, p. 4).

(35) Il circuito del 1. Circuito Motociclistico di Teramo si snoda attraverso via XX Settembre, piazza Garibaldi, viale Mazzini, Porta Romana, via Cadorna. La gara è prevista sui 30 giri per la classe A (fino a 250 cmc,) e 40 giri per la classe B (oltre i 250 cmc.)

(36) La prima edizione del circuito viene vinta da Umberto Ranieri di Roma su Benelli 250 (classe A) e da Claudio Mastellari di Roma su Gilera 500 (classe B). Alla gara partecipa anche Berardo Taraschi, che si ritira per un banale incidente. Categoria fino a 250 cc. -1. Umberto Ranieri (Benelli, Roma) in 47'27"1/5 (media kmh. 66,381); 2. Piero Branconi (Benelli, Roma) in 48'13"; 3. Ermanno Rossi (Taurus, Aquila) in 48'30"; 4. Ottavio Fiamma (Machet, Aquila) in 50'10" 3/5. Categoria oltre 250 cc. - 1. Claudio Mastellari (Gilera, Roma) che copre i 70 km. dei 40 giri in 58'26" (media kmh. 71,876); 2. Giulio Valorani (Gilera, Roma), in 1h 01'48; 3. Domenico Mantelli (Roma, Benelli) in 1h 01'57"; 4. Pietro Giustozzi (Guzzi, Macerata) in 1h 02'03"; 5. Primo Moretti (Guzzi, Macerata) in 1h