Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


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     Gradirei anche conoscere il numero e l'importanza dei premi finora raccolti, e la data stabilita per la gara di cui trattasi.
     Con anticipate grazie, Le invio gli atti della mia più distinta considerazione

     Il Primo Aiutante di Campo Generale
     di S.A.R. il Principe di Piemonte
     Generale di Corpo d'Armata

1938. La svolta della velocità

     Lo Scudo d'Abruzzo alla quarta edizione cambia pelle. Recenti disposizioni federali vietano l'effettuazione di competizioni di regolarità sulle strade nazionali, e questo divieto induce naturalmente gli organizzatori ad indirizzarsi verso una gara di velocità, che per il 1938 si svolge in quella Civitella del Tronto che l'anno prima aveva battezzato la nuova dimensione della competizione teramana.
     È indubbio però che è stato anche il grande successo delle recenti gare teramane di velocità ad indurre gli organizzatori a questa svolta. Lo Scudo perde quindi il suo spiccato carattere propagandistico, amplificato dai quattro giorni di gara e dagli oltre 1600 chilometri di visibilità distribuiti tra l'Abruzzo e le Marche; la velocità ne accresce tuttavia l'interesse agonistico e spettacolare, come avevano ampiamente dimostrato sia la gara di chiusura dell'anno precedente a Civitella sia il Circuito Motociclistico di Teramo intitolato a Gaetano Pompetti, (37) che nel 1938 ha già visto la sua seconda edizione (24 aprile) con il trionfo di Berardo Taraschi nelle 500. (38) La fioritura delle gare motociclistiche di velocità è notevole, dato che nel 1938 si disputa a Tortoreto anche la seconda edizione del Trofeo Impero (21 agosto) con 4000 lire di premi. (39) Queste manifestazioni continuavano in Abruzzo la tradizione motociclistica, dopo i fasti del circuito di Pescara.

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(37) Gaetano Pompetti, centauro teramano, deceduto nel corso del circuito motociclistico del Lucrino, fu anche compagno del campione toscano Emilio Materassi (1894-1928) nelle corse automobilistiche.

(38) I risultati del 2. Circuito Motociclistico di Teramo (24 aprile 1938): Categoria 250 cc: 1. Umberto Ranieri (su Benelli 250, Associaz. Motociclistica Roma) che compie i 30 giri del percorso per km. 52,500 in 44'47" 3/5 (media km. 70,322); 2. Berardo Taraschi (Benelli 250, Associaz. Motociclistica Teramo) in 45'07" 1/5; 3. Enrico Mariani (Guzzi, Porto S. Giorgio) in 46'02" 4/5. Categoria 500 cc: 1. Berardo Taraschi (Benelli), che compie i 40 giri pari a km. 70 in 56'44" (media km. 74,026); 2. Alfredo Civetta (Norton, Dopolav. Ferrov. Torino) in 57'07" 1/5; 3. Luigi Marcelli (Norton, Roma) in 58'45" 3/5.

(39) I risultati del 2. Trofeo Impero di Tortoreto (21 agosto 1938): Classe 250 (6 giri del percorso pari a km. 73,200): 1. Leo Lorenzi (D.K.W., Verona) in 58'44" 1/5 (media km. 74,774); 2. Bruno Francisci (Benelli) in 1h 01'22" 4/5; 3. Enrico Mariani (Guzzi, Porto S. Giorgio) in 1h 01'29" 4/5. - Classe 500: 1. Luigi Marcelli (Gilera, Roma) in 57'58" 1/5 (media km. 75,763); 2. Primo Moretti (Guzzi, Macerata) in 1h 00'55" 1/5; 3. Giovanni Zagni (Taurus, Ferrara) in 1h 03'45" 3/5; 4. Berardo Taraschi (Benelli) in 1h 04'41" 1/5. Sfortunata la prova di Taraschi che ingaggia un entusiasmante duello con Marcelli; il teramano deve fare i conti con la rottura della tubatura della benzina e giunge al traguardo senza carburante. Il Trofeo Impero fu ideato da Francesco Paolini con il patrocinio del periodico romano Il Littoriale e si svolse in due sole edizioni. La prima edizione del 1936 venne disputata come competizione di regolarità e fu vinta da Piero Cavacciuti.