Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


Pagina 48 di 108       

%


1940

     La sesta edizione dello Scudo precede di poche settimane l'entrata in guerra dell'Italia, svolgendosi provvidenzialmente il 12 maggio su un circuito che torna ad essere quello inizialmente previsto per la precedente edizione, con un sviluppo di 3.212 metri (51) da ripetersi per 35 volte per le 250 (per complessivi km. 112.505) e 45 volte per le macchine di cilindrata superiore (per complessivi km. 144,540). Anche per il 1940 gli organizzatori possono disporre di un montepremi di 10.000 lire, e contano sulla partecipazione dei migliori centauri nazionale, in particolare di quelli che si sono distinti nella recente Milano-Taranto. I favori del pronostico sembrano riservati ai piloti che già si sono aggiudicati lo Scudo d'Abruzzo: Soprani nelle 250, Nocchi nelle 500.
     Nel presentare la gara, Il Solco sottolinea comunque che “l'interesse dello Scudo d'Abruzzo, quest'anno, non si esaurisce nel duello Nocchi-Soprani. La partita non sarà a due. Molti altri campioni si presenteranno domenica alla partenza con carte sicure in mano, che potranno sconvolgere ogni pronostico, specie se si pone mente alle reali difficoltà del circuito stradale, che non potranno essere vinte col solo fattore velocità. Cercherà di sfatare una tradizione negativa allo Scudo il beniamino di casa Berardo Taraschi, che peraltro ha già conseguito una serie di brillanti affermazioni che hanno lanciato la sua carriera sportiva. Il teramano, bravo ma sfortunato nelle precedenti edizioni, prevede di partecipare ad entrambe le classi, contando per la categoria superiore su una Benelli 500 di recente costruzione, che gli è stata preparata appositamente dalla casa madre”. Aggiunge Il Solco: “Sarà questa la volta buona per Taraschi? Lo auguriamo di tutto cuore al giovane campione Teramano, che potrà giovarsi anche della perfetta conoscenza del circuito e dell'incitamento di migliaia di appassionati sostenitori”. (52)

* * *

(51) Il percorso è il seguente: Viale Bovio – Via Nuova – Via del Bosco Martese – Via Giardini Guerrieri – Viale XX Settembre – Via delle Querce – Viale Mazzini e Piazza Garibaldi.

(52) Cfr. “Il 6° Scudo d'Abruzzo verso il migliore successo” ne Il Solco dell'11 maggio 1940.