Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


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     Nel teramano, tra gli appassionati di motociclismo che tentano di far ripartire l'attività agonistica va segnalata l'iniziativa di organizzare una gara, disputatasi a Tortoreto nell'agosto del 1945. Non si tratta di una gara normale: nella località rivierasca infatti alcuni eroici dirigenti del Moto Club (il presidente è Marco Priori, i dirigenti Sciarretta, Cirilli, Cetroni, Marinelli ed altri) tra difficoltà finanziarie e logistiche (il permesso per la chiusura del circuito viene concesso solo all'ultimo minuto) organizzano niente di meno quella che viene definita la prima gara motociclistica italiana ed europea del dopoguerra. (54)
     Tortoreto già vantava una lusinghiera tradizione nell'organizzazione di competizioni motociclistiche: già nel 1926 vide lo svolgimento di una gara con “bicimotori”, mentre nel 1936 e nel 1938 si disputarono le due edizioni del Trofeo Impero, per l'iniziativa di Francesco Paolini; di queste due competizioni la prima rappresentò una vera e propria pietra miliare del motociclismo teramano, mentre il Trofeo Impero precedette ed annunciò la svolta della velocità dello Scudo d'Abruzzo.
     A Teramo nell'immediato dopoguerra i dirigenti dell'Associazione Motociclistica, (55) di cui è presidente Antonio Alessandrini Biondi, si adoperano per far ripartire lo Scudo. Il comune di Teramo, nonostante le difficoltà di bilancio, riesce a sostenere la manifestazione deliberando nella seduta del 12 aprile 1946 un premio di lire 2000 “per la gara nazionale di velocità valevole per il campionato italiano di 2. categoria denominata 7° Scudo d'Abruzzo”. (56) La gara è fissata per il 12 maggio ma l'incertezza sul suo svolgimento viene dalle cattive condizioni del manto stradale del circuito cittadino, di cui lo stesso comune si era impegnato ad eseguire la necessaria manutenzione.

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(54) Cfr. “Il circuito di Tortoreto prima gara del dopoguerra” ne Il Messaggero del 13 maggio 1946 a firma a.f. L'interessante articolo, nel sottolineare le difficoltà incontrate per organizzare tale corsa, riferisce che “la gara 1945 ha dato illusioni, responsabilità e nervosismo fino all'ultimo momento. Mentre già i primi rombi dei motori facevano sussultare i cuori di tutti gli sportivi e risvegliare le vie del paese dal sonno delle ore afose di agosto, i dirigenti, invece, erano tristi ed affaccendati per la quistione finanziaria e più che altro per il rilascio del permesso”.

(55) Secondo la carta intestata utilizzata dall'associazione motociclistica, viene riportato il nome Moto Club “Teramo”, che ha sede presso la Casa dello Sport in via G. Taraschi 5.

(56) Cfr. Deliberazione di Giunta del Municipio di Teramo del 12 aprile 1946, in Archivio di Stato, Comune di Teramo -B. 85 -F. 20 -Cat. IX 9B - Corsa Motociclistica Scudo d'Abruzzo