Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


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     Il nuovo incidente nella Mille Miglia determinò invece l'annullamento della gara motociclistica Milano-Taranto, in programma nei giorni successivi, e la pesante limitazione delle corse sull'intero territorio nazionale. (83) Tra le poche gare della stagione che non furono sospese (non si trattava ancora di una vera soppressione) ci fu anche il Gran Premio di Pescara, che in quell'anno faceva parte del calendario della Formula Uno.
     Sullo svolgimento della edizione del 1957 dello Scudo, in programma per il 30 giugno, si addensarono quindi nubi minacciose. Secondo la Federazione Motociclistica la corsa non era ritenuta di particolare pericolosità per il pubblico, ma le voci sul suo annullamento erano iniziate a circolare. A rassicurare il pubblico Il Messaggero del 21 giugno in un breve trafiletto annunciava che “facendo riferimento alla sospensione di tutte le gare motoristiche decisa dall'apposito Comitato interministeriale”, la competizione teramana si sarebbe regolarmente svolta “date le sue particolari caratteristiche”.
     Nell'ambiente teramano e tra gli organizzatori dello Scudo le preoccupazioni e le difficoltà giunsero però inevitabili, dopo la dolorosa deliberazione della Commissione Interministeriale, che rese nota agli organismi sportivi la decisione di sospendere le gare motoristiche su strada; la commissione si riservava d'altro canto l'opportunità di mantenere alcune competizioni iscritte in calendario (come la stessa corsa pescarese). Il Moto Club “Olga Petrella” dopo gli sforzi organizzativi ed il denaro speso per allestire degnamente l'edizione del decennale, doveva ora fare i conti con lo spettro dell'annullamento. In questi giorni critici le più alte autorità locali, dal prefetto Giuseppe Di Pancrazio al questore Alfredo Tagliavia si adoperarono per salvare lo Scudo d'Abruzzo. Lo stesso deputato Tommaso Sorgi era intervenuto negli ambienti ministeriali, ed alla fine la gara sembrava essere salva. (84)

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(83) La decisione, con senso di responsabilità, venne presa direttamente da Automo bil Club e Federazione Motociclistica, precedendo le decisioni che sarebbero state inevitabilmente prese a Roma, in sede governativa, dalla Commissione In terministeriale per le gare automobilistiche.

(84) Cfr. L'articolo “Giunte le prime iscrizioni dei 'centauri' partecipanti al Decimo Scudo d'Abruzzo” ne Il Messaggero del 25 giugno 1957.