Lettere scritte da Felice Barnabei


Il ritratto fotografico è tratto da: Gente d'Abruzzo. Dizionario Biografico (volume 1), a cura di Enrico Di Carlo, Andromeda Editrice, 2006




Felice Barnabei nacque a Castelli (Teramo) il 13 gennaio 1842. Avviato dal padre Tito allo studio del disegno, proseguì negli studi secondari presso il Collegio dei Barnabiti di Teramo, continuando lo studio del disegno alla scuola di Pasquale Della Monica. Nel 1862 fu ammesso alla Scuola Normale di Pisa, conseguendo la laurea nel 1865. Iniziò la sua carriera nell'insegnamento presso il Liceo Ginnasiale 'Vittorio Emanuele' di Napoli dove divenne titolare della cattedra di Latino e Greco nel 1870. In questi anni cominciò ad approfondire gli studi archeologici, frequentando il Museo e Giuseppe Fiorelli. Con lo spostamento della capitale d'Italia a Roma venne istituita la Direzione Generale dei Musei e degli Scavi, dove Barnabei fu chiamato in qualità di segretario. Notevole fu in questo periodo la sua produzione scientifica, che gli ottenne nel 1878 la nomina a socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei.


Nel 1897 fu nominato Direttore Generale per le Antichità e Belle Arti. Datosi alla politica fu eletto deputato nel 1899 nel collegio di Teramo, conservando la carica anche per le successive legislature del 1904, 1909 e 1913 (per il collegio di Atri). Nel 1917 venne collocato a riposo per limiti di età; quindi ottenne il riconoscimento della sua attività scientifico-amministrativa con la nomina a Presidente del Consiglio Superiore delle Antichità e Belle Arti. Morì nel 1922.

OPERE: Storia dell'amministrazione archeologica del regno d'Italia (inedita); Le Memorie di un Archeologo di Felice Barnabei, a cura di M. Barnabei e di F. Delpino, De Luca Editore, 1991.


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