Federico Adamoli
Felice Barnabei. Lettere a Giannina Milli (1862-1888)


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     23 luglio 1870

     Il Prof. Tulelli non mi parlò dei versi. Io lo vedrò nel caffè ove egli va col Paladini e col Florio e gliene parlerò. Mille saluti ai Maggiorani a tutti.
     aff.mo e d.mo
     Fbarnabei


     XXVIII

     16 agosto 1870

     Mia carissima Sig.ra Giannina

     Andai dalla Sig.ra Martorelli da cui ebbi le £ 50 di cui vi ringrazio. Sono stato pure a dimandare se il Prof. Villari fosse arrivato qui ma non è venuto ancora. Il fratello che è pure Prof. a Firenze mi dice che non sa se viene. Può essere che si debba trovare qui pel congresso Pedagogico il quale si aprirà a settembre. Io vi ringrazio molto dei buoni ufficii per me; è necessario che ne parliate al Masi ed agli altri acciò mi si renda adesso questa giustizia. Io non ho un centesimo e non posso venire a Firenze. Mi raccomando a voi quanto più posso. Se volete mandare qui al Villari l'opuscolo di cui mi parlate dovete indirizzarlo: presso l'ingegnere Ernesto Villari. Palazzo accanto a S. Giuseppe dei Nudi (ricorro a questo rigiro perché non ricordo il numero che dovrebbe essere 75).
     Potete anche mandarlo a me. Il meglio sarebbe di mandare il libro a Viareggio ove il Prof. Villari è tuttavia. Io sono stato un po' malato e lo sono tuttavia. Mio padre mi chiama in paese e forse ci andrò. Ma non mi sento la forza di andarmi a rinchiudere in questi tempi di grande agitazione in cui viviamo al momento... Che tempi!... Speriamo che il cielo faccia spuntare giorni più sereni perché questi sono oscuri assai assai. Non posso partire anche per una ragione ed è che bisogna aspettare che finisca la stampa di un lavoro che si sta pubblicando. E' proprio necessario che io assista per la correzione del greco.