Federico Adamoli
Felice Barnabei. Lettere a Giannina Milli (1862-1888)


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     Tanti saluti a tutti ed augurio di tempi migliori. Giannina abbiate la bontà di farmi sapere qualche cosa scrivendo a Castelli. L'indirizzo è a Teramo per Castelli. Raccomandatemi ancora alla Sig.ra Tommasi. Credo che ancora lei potrebbe spendere una buona parolina per me. Si tratta che io debbo avere quello che hanno avuto gli altri e giustamente. Sono 5 anni che faccio il prof. Reggente ed ho adesso tutto il diritto di essere nominato Titolare.
     Tante cose alla mamma alla Gigina al Sig. Bernardo e tutti. Credetemi sempre

     Mercoledì 31 agosto 1870.

     Sapeste che il povero Beppe Giusti morì?
     Povero giovine!
     aff.mo e d.mo
     FBarnabei


     XXX

     Mia carissima Sig.ra Giannina
     Io non ho saputo più nulla delle mie cose costà; io mi raccomando a voi quanto più posso acciò continuiate con l'antica benevolenza ad occuparvene essendo del massimo interesse per me che si stabiliscano quest'anno definitivamente: e mi si renda la giustizia. Il Prof. Villari mi disse che dovevo fare una dimanda al Ministero. Questa dimanda fu già mandata. So che il Preside stesso fece la proposta e che il Provveditore degli studio l'appoggiò sostenendo essere tempo che io sia nominato professore titolare.
     Mi raccomando molto a voi. Sono stato un pezzo ai Castelli. Da ieri son venuto qui in Montorio dove mi chiamava un pietoso ufficio verso questi amici che hanno fatto una perdita dolorosa in questi ultimi giorni.
     Ai Castelli sono stato ammalato. Ed adesso non sono completamente ristabilito. Spero tuttavia che l'aria qui mi farà bene; perché ai Castelli l'aria così elevata mi urtava i nervi molto. Ho dipinto qualche cosa nell'antico stile della scuola d'Abruzzo