Federico Adamoli
Felice Barnabei. Lettere a Giannina Milli (1862-1888)


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     Io non vi so dir altro perché nulla nulla nulla so di preciso e nulla più di quello che scrivo. Ma potete essere certissima che mi adopero come mi sono adoperato raccomandando tanto tanto che vedranno il modo di contentarvi. Il che significa che io da vari giorni sapevo di questa risoluzione di massima. Ma mi fu assolutamente vietato di scrivervene da quelli che me ne avvisarono i quali vollero a me dare la prova che avrebbero fatto di tutto per contentarvi tenendo conto per quanto era in loro delle raccomandazioni che io avevo fatto.
     Appena saprò qualche cosa di positivo vi scriverò immediatamente.
     Siam rimasti d'accordo che mi avviseranno. Tante cose a Nando.
     Vostro aff.mo
     Felice


     LVI

     Roma 1 ottobre 1885.

     Cara Giannina
     Fatemi il piacere di essere tranquilla e di non abbandonarvi alla fantasia. Non date alle mie espressioni il valore che non hanno. So per mille e mille assicurazioni avute e riavute e per conferma ora richiesta che il Ministero non ha in animo di dare una punizione a Nando; niente affatto. Si sono ricordati che egli desiderava venir via per fare piacere principalmente a voi e pare riescano a trovare un sito che possa convenirvi. Quando non c'era alcuna speranza di questo sito dissero che non si poteva pensare a questo traslocamento. Credo inutile che scriviate a Fiorelli. Egli non entrerebbe col Ministero in un discorso circa materie estranee alla Direzione Generale. Correnti non credo che sia qui. Ma da quello che sento non ci sarebbe bisogno di questa [...] parendo in massima stabilito ciò che possa convenirvi; ed aspettandosi solo la ratifica. Ma non so dirvi altro. E vi dico solo che non ho mai cessato di raccomandarvi acciò vi facciano contenta; e dal chiedere che mi tengano subito avvisato appena ci sia una notizia precisa e definitiva che io possa scrivervi.
     Credetemi sempre
     tutto vostro aff.mo
     Felice

     Riapro la lettera per dirvi che non potendoci parlare io stesso ho fatto stamani parlare al Martini del dove segnalaro il quale mi ha promesso che se ne occuperebbe oggi stesso sollecitando la risoluzione della cosa col pieno favore del Seg.rio Generale.