Cesare Albicini
Commemorazione di Salvatore Muzzi


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     La novella della sua morte comecché non inaspettata riuscì dolorosa ad ogni ordine di persone. Al cordoglio immedicabile della famiglia dei fratelli e dell'ottimo Emanuele si congiunse l'unanime compianto. Ben pochi al pari di lui potevano vantare tanti amici ben pochi un nome sì popolare.
     Salvatore Muzzi ebbe bella e forte la persona irreprensibile il costume buono e gentile il cuore ben composto versatile paziente l'ingegno.
     Della bontà e gentilezza fa testimonianza la sua vita intera. Quale esso era in mezzo ai suoi tale era fra i discepoli fra i colleghi fra gli amici fra i conoscenti. Benevolo con ciascuno non avvenne mai che si negasse a chi il richiedeva di uno scritto o di un servizio qualunque.
     L'elenco delle cose che ha lasciate è troppo lungo per essere qui riportato. Anzi sarebbe impossibile farlo esatto e compiuto perocché egli stesso forse dimenticò o non tenne conto di tutti i sonetti poesie epigrafi degl'innumerevoli articoli bibliografici degli scritti letterarj d'ogni specie fatti per occasione ed alcuni inseriti nell'Albo felsineo nelle Strenna nella Rivista Bolognese nella Famiglia e la Scuola nell'Annotatore Didascalico nell'Educatore nell'Arpa ecc.
     Gli otto volumi degli Annali di Bologna sono per fermo l'opera sua più ponderosa. Dall'origine della città ei condusse il racconto fino alla rivoluzione francese e ordinando la materia portagli dalle Cronache dal Savioli dal Ghirardacci dal Vizzani e da altri aggiunse quelle notizie biografiche storiche economiche che parvergli opportune a compiere il quadro. Di questa che si può dire essere la prima storia generale della città nostra compilata da un moderno egli si compiaceva in singolar modo e la riguardava il miglior titolo della sua fama. Egli stesso lo confessa candidamente nella prefazione ad un'operetta didascalica ma in pari tempo riconosce che il pubblico non la pensava così. I suoi scritti educativi riportarono la palma. Il che lo indusse a mettersi a dirittura nella schiera degli scrittori scolastici. Però le opere di altra specie non vanno passate sotto silenzio. Dopo gli Annali dai quali ricavò un compendio per l'uso delle scuole primeggiano i Dizionarj di geografia antica e moderna e il Dizionario Postale la Miscellanea artistica scientifica e letteraria le Memorie Storiche intorno ad alcune parrocchie di Bologna la Storia delle Poste da Ciro a noi i Primi Rimatori Bolognesi e altri scritti sopra argomenti di erudizione e d'arte ne' quali appare la solita purgatezza dello stile e la facile cultura. Ma certo è che il Muzzi ebbe più che altro chiaro il concetto dell'istruzione; concetto che in lui piuttosto che dalla mente scaturiva dal cuore in maniera che dell'istruzione e dell'educazione fece sempre come si dovrebbe da tutti una cosa sola.