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PANNELLO ICONOGRAFICO n. 5
Taranta Peligna


Io nel legno del sangue le ho meco / sempre, e per mano, le mie tre sorelle, / che m'accompagnan sulle vie dell'erba. / Guardate, madre, son tre verginelle, / e tre angeli volano su loro, / e tre stelle comete e tre colombe, / e per ciascuno ho fatto anche un fioretto, / e questo è il sole con la mezza luna, / questo è il pianeta e questo il sacramento, e questo è il campanile di San Biagio / e questo è il fiume / e questa è la mia casa
(G. D'Annunzio)

Taranta ha legato da tempi antichissimi la sua storia religiosa, culturale ed economica al santo di Sebaste. Centro fiorente durante tutto il medioevo per la produzione della lana e delle famose e caratteristiche "Tarante", coperte tessute con vivaci colori e disegni che richiamano le manifatture d'Oriente, ha trovato in San Biagio il protettore privilegiato. A lui hanno eretto due splendide chiese oggi distrutte, la prima di origini medioevali extra moenia, l'altra del XVI secolo all'interno dell'abitato, di cui oggi si conservano soltanto alcune tracce.
Le immagini esposte si riferiscono alla costruzione rinascimentale di cui resta lo splendido portale in pietra con le ante lignee di pregevolissima fattura.
La devozione, tuttora intensa, si manifesta nella tradizione delle Panicelle, riccamente documentata nei pannelli dedicati al cibo sacrale.