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TAVOLETTA DEL MIO RISPETTATO PADRE, IL RE CELESTE LI
 
 E sotto:
 
 AL MIO RISPETTATO FRATELLO, IL PRINCIPE EREDITARIO NATA
 
 A quella scoperta, Scimmiotto abbandonò le ricerche. Ridusse la sua sbarra a un ago, se la ripose dietro l'orecchio, si impadronì dei due oggetti e ritornò indietro pieno di allegria.
 Porcellino e Sabbioso, meravigliati, dissero: "Hai certo liberato il maestro, per essere tanto allegro."
 "Non è più necessario darsi da fare. Lo chiederemo a questa tavoletta."
 "Che roba è? Non è una persona, non ha orecchie: come potrà ascoltarci?"
 Scimmiotto mostrò l'oggetto: "In casa non c'era più nessuno. Ho trovato la tavoletta in una specie di cappellina privata. Evidentemente la proprietaria è figlia del re Li e sorella del terzo principe; l'avrà colta la nostalgia di questo basso mondo, e avrà preso l'aspetto di creatura malefica per rapire il maestro. Andremo a reclamarlo dalla sua famiglia. Aspettatemi qui: presenterò la denuncia all'Imperatore di Giada."
 
 
     "Attento, fratello" obiettò Porcellino. "Dice l'adagio: la calunnia per fatto punito con la morte, è punita con la morte. Non sono faccende da prendere alla leggera. Come conti di fare?""Tavoletta e bruciaprofumi sono i mezzi di prova, ma scriverò anche la querela."
 "Che cosa scriverai?"
 "Vediamo un po'.
 
 Querelante: Scimmiotto Consapevole del Vuoto. Età: vedi allegato. Professione: discepolo del monaco Tripitaka, inviato dalla corte dei Tang delle terre dell'Est a cercare le scritture nel Paradiso dell'Ovest.
 Querela per ratto perpetrato da falsa lamia.
 
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