Corriere Abruzzese 1888. In Città e fuori


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25 Febbraio 1888 – n° 16


     Le finanze del nostro Comune
     Il consigliere comunale sig. avv. Montani ci manda la seguente lettera che ci rivela una cosa che non potrà non costernare la città.
     Trattasi di 400 mila lire di disavanzo che oggi pesano sul nostro Comune, secondo il vecchio consigliere!... Dunque, coloro che hanno presentato il bilancio, e coloro che l'hanno esaminato, ed i consiglieri che l'hanno approvato la sera del 31 dicembre u.s. o hanno ingannato il paese o si sono ingannati. Di qui non s'esce!
     Anche la Deputazione provinciale l'altro ieri non si è trovata in grado di approvare il bilancio nella parte che le competeva. Dunque... dev'esservi del marcio in Danimarca.
     Non ci apponevamo male pertanto nel reclamare, nell'ultimo numero, «gravi ed urgenti provvedimenti» per il nostro Comune, ma anzitutto reclamiamo che si dica la verità, tutta la verità, non altro che la verità.
     Ed ecco la lettera del sig. Montani:
     Caro amico Taffiorelli
     L' Amministrazione comunale si è ricomposta, quale era; né voglio discutere il modo tenuto.
     Voglio soltanto dire che batteremo ad essa le mani se correggerà il passato; se farà uscire i cittadini e contribuenti dalla poderosa crisi finanziaria, ove sono stati gittati: e se ricolmerà il disavanzo, che - come dicesi - ammonta a quattrocentomila lire, e forse più.
     A mezzo del suo giornale prego dare pubblicazione alla presente.
     Li 23 febbraio 1888
     Dev.mo
     Luigi Montani

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     Gli abitanti della piazza della cittadella reclamano che il nostro Municipio, abbia pietà di loro. I viaggiatori che arrivano all'Albergo del Giardino spesso non hanno dove posare il piede, specialmente quando piove. Se vi si gettasse un pò di ghiaia, non sarebbe molta spesa, e si riparerebbe ad una sconcezza che al forestiero produce brutta impressione.

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     Ieri mattina ci pervenne un opuscolo del conte Contin intorno al completamento del Teatro comunale e delle annessevi sale ad uso di Casino sociale, e per la fondazione dei manchevoli istituti provinciali caritatevoli, da promuoversi tenendo alto il prestigio della ospitalità abruzzese nella solenne ricorrenza della Mostra provinciale operaia che verrà inaugurata in Teramo il 3 giugno 1888.
     Sono delle proposte che il nostro consigliere delegato rivolge, con lettera aperta, al sindaco di Teramo, per l'attuazione delle quali offre lire mille per conto del barone Silvestri di Catignano, suo amico.
     Si tratterebbe di portare al teatro la Società del Casino, e questa trasformare in associazione che avrebbe il duplice scopo del divertimento e della filantropia.
     Riserbiamo di tornarci su, secondo che il comporta la gravità stessa dell'argomento. Intanto ringraziamo l'egregio autore dell'interesse che prende per la nostra città, e certamente se egli potesse attuare le sue brillanti proposte, gli perdoneremmo volontieri il massacro attuale del nostro Comunale.

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     Lunedì prossimo arriveranno a Giulianova per poi andare sul Vomano, molti pezzi grossi della Società delle FF. MM., fra' quali il direttore generale comm. Borgnini.

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     Sentiamo che alcuni campioni della ormai famigerata pietra del Corso sono stati mandati a Roma, crediamo, a quella R. Scuola d'applicazione, per farne l'analisi. Si vorrebbe forse chiudere la stalla dopo scappati i buoi?

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     II cav. de Panicis presidente della Banca C. di Montorio al Vomano convoca in sessione ordinaria pel giorno 11 marzo i soci, e se non vi sarà il terzo, bandisce la seconda convocazione pel 18, col seguente ordine del giorno:
     1. Relazione del Consiglio d'ammin.
     2. Bilancio 1887.
     3. Rinnovazione di un quarto dei consiglieri.
     4. Id. id. dei componenti il comitato di sconto.
     5. Rinnovazione dei sindaci.