Corriere Abruzzese 1888. In Città e fuori


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3 Marzo 1888 – n° 18


     Notizie teatrali
     E' stato accettato il progetto d'appalto di opera e ballo per la prossima stagione teatrale di Chieti.
     L'impresa si obbliga a dare I pescatori di perle del maestro Bizet ed un'altra da destinarsi.
     Si avrà pure il ballo Brahma del maestro dall'Argine.
     La compagnia dell'opera sarà quella che agisce nell'Argentina di Roma con la stessa opera del Bizet.
     Le rappresentazioni saranno 32, dal 14 aprile al 31 maggio.
     Queste notizie che togliamo dal Galiani ci suggeriscono una raccomandazione al nostro Municipio, e sarebbe questa che cioè si pensi a tempo allo spettacolo teatrale che si dovrà dare all'epoca dell'Esposizione operaia.

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     Sappiamo che l'on. senatore Delfico si è dimesso da presidente ed amministratore dell'Orfanotrofio femminile, e presto gli enti interessati saranno chiamati a surrogarlo.

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     Ci scrivono da Roma che il ministro dell'interno ha provveduto perché sia regolarizzato il modo dei pagamenti degli assegni vitalizii e dei sussidii annui concessi ai danneggiati politici delle province napoletane.

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     Riceviamo da Cappelle un opuscolo in cui si propugna la divisione di Cappelle da Montesilvano, restituendo a quella l'antica autonomia.
     Cappelle è stato Comune fino alla prima occupazione francese, ed anche quando fu violentemente unita a Montesilvano, i due paesi si mantennero divisi nel compimento di alcuni atti ufficiali.
     Al 1860 i cappellesi cominciarono a ricombattere per la loro autonomia, e dopo lunghe e molteplici pratiche, appoggiate dal Consiglio provinciale e dalla stessa Montesilvano, la petizione dei cappellesi, presentata fino dal 1884 dal nostro amico on. de Riseis alla Camera, fu rinviata alla Commissione parlamentare incaricata dello studio delle circoscrizioni amministrative.
     E' un opuscolo, in cui viene limpidamente esposta la vertenza che preoccupa quelle popolazioni.

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     V'è, dietro la stazione di Teramo, una strada comunale che porta all'Acquaviva; siccome non è mantenuta, è diventata disastrosa. Gl'interessati pregano per mezzo nostro il Municipio di fornire un po' di mantenimento a quella importante comunicazione.

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     E' stato trattenuto in questo Convitto il censore Gualtieri col seguente telegramma d'ieri che ci comunica il preside cav. Cristiani:
     «Avverta subito il Censore Gualtieri che fu sospeso suo trasferimento Napoli. Continui servizio costà fino a nuovo ordine.
     Pel Ministro - Mariotti.»

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     Il sindaco di Teramo pubblica i manifesti per la revisione delle liste politiche ed amministrative, non che della Camera di commercio per l'anno 1888.

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     Il Ministero della guerra notifica al pubblico le norme dell'ammissione ai collegi militari, alla scuola militare e all'Accademia militare per l'anno scolastico 1888-89 che avrà principio al 1. del prossimo ottobre. Il manifesto è visibile al Distretto militare.

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     Le fiere del mese di marzo:
     Giorno 4 Città S. Angelo e Mosciano S. Angelo — 7 Alanno — 9 Picciano — 11 Castiglione della Valle, Castiglione M. R. e S. Omero — 18 Colonnella e Teramo — 19 Castellamare adr., Civitella del Tronto, Colonnella e Teramo — 20 Teramo — 23 Castiglione della Valle — 25 Castilenti, Civitella del Tronto, Giulianova, e Montorio — 30 Notaresco, e Castellamare Adriatico.

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     Hanno ottenuto prestiti per edificii scolastici, in base alla legge 18 luglio 1883 n. 4400 i seguenti Comuni abruzzesi: Capestrano per L. 18500, Ortona de' Marsi per L. 10000; Tocco Casauria per L. 5000; Gessopalena per L. 12000; Città S. Angelo per L. 10000, Cerchio per Li 2800; Atri per L. 32400.

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     Leggemmo giovedì quanto segue: «Vittima della rèclame è stato, l'altro giorno, il Direttore di un giornale cittadino.
     Egli attraversava frettoloso il corso per recarsi al funerale della signora Ferrajoli, quando vicino al largo S. Antonio si ferma di botto, guarda circospetto all'intorno, come chi teme di esser veduto a compiere qualche atto, si curva, afferra un oggetto che è in terra, lo nasconde sotto il palettot, lo guarda, lo rigetta e segue la via con più celerità di prima fra le risate rumorose dei giovani e dei padroni di negozio ch'erano accorsi tutti sulla via, mettendo in agitazione tale il vicinato da far accorrere i soldati di guardia alla vicina Tesoreria, poliziotti e carabinieri, che credevano fosse per lo meno successo un grave disastro.
     Che cosa era successo?
     Una fabbrica d'amido ha stampato su fogli, che li imitano per disegni e colore stupendamente, i biglietti bancari di grosso taglio e ne ha fatto una straordinaria immissione nella nostra città. Capitato uno dei biglietti (era da cento) in mano ad un capo ameno di quella contrada lo abbandonò sulla via invitando i vicini a partecipare al divertimento prossimo.
     Il merlo si fece attendere parecchio ed ecco perchè le risate si mutarono in un vero baccano.»
     Possiamo assicurare che il «merlo» è stato il direttore del giornale ov'è comparsa la molto interessante e spiritosa notizia che gli hanno fatto ingollare!