Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     Nemmeno gli indiani se la sono cavata meglio: Dio, creato l'uomo, gli diede una droga che gli avrebbe assicurato la salute per sempre; l'uomo carico' la droga sul suo asino, l'asino ebbe sete, e il serpente gl'insegno' una fontana; poi, mentre l'asino beveva, il serpente gli porto' via la droga.

     I siriani immaginarono che l'uomo e la donna, creati nel quarto cielo, si azzardarono a mangiare una focaccia, invece dell'ambrosia, che era il loro cibo naturale. L'ambrosia si esalava attraverso i pori; mentre, dopo aver mangiato la focaccia, bisognava andare al cesso. L'uomo e la donna pregarono un angelo d'insegnar loro dove si trovasse detto luogo. «Vedete,» disse l'angelo, «quel piccolissimo pianeta laggiu' a circa sessanta milioni di leghe da qui? e' il gabinetto dell'universo; andateci subito.» Essi ci andarono, e ci restarono. E da allora il nostro mondo fu quel che e'. Si potra' sempre domanda re ai siriani perche' Dio permise che l'uomo mangiasse quella focaccia e ne derivasse cosi' per noi una quantita' di mali tanto spaventosi.


     Da questo quarto di cielo passo immediatamente a Lord Bolingbroke, tanto per non annoiarmi. Quest'uomo, che era senza dubbio un grande ingegno, diede al celebre Pope il piano del suo «Tutto e' bene» che si ritrova, infatti, parola per parola, nelle opere postume di Lord Bolingbroke e che Lord Shaftesbury aveva gia' inserito nelle sue Characteristics. Leggete in Shaftesbury il capitolo sui moralisti: vi troverete queste parole:

     «C'e' molto da rispondere a queste lamentele sui difetti della natura. Come mai essa e' uscita cosi' impotente e difettosa dalle mani di un essere perfetto? Ma io nego ch'essa sia difettosa... La sua bellezza risulta dalle contrarieta', e la concordia universale nasce da un perpetuo conflitto... e' necessario che ogni essere sia immolato ad altri: i vegetali agli animali, gli animali alla terra...; e le leggi del potere centrale e della gravitazione, che danno ai corpi celesti il loro peso e il loro moto, non saranno certo alterate per riguardo a un debole animale, che pur essendo protetto da queste stesse leggi, sara' ben presto da esse ridotto in polvere.»


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