Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


Pagina 61
1-20- 40-60- 80-100- 120-140- 160-180- 200-220- 240-260- 280-300- 320-340- 360-380-400-410

[Indice]


     Se fossimo insensibili, non ci sarebbe niente da dire su questa fisica. Ma non si tratta di questo; noi vi chiediamo se vi sono o no dei mali sensibili, e da dove provengono. «Non esistono mali,» dice Pope nella sua quarta epistola sul suo «Tutto e' bene», «o se ci sono dei mali particolari, essi compongono il bene generale.»

     Ecco un singolare bene generale, che si compone della pietra, della gotta, di tutti i crimini, di tutte le sofferenze, della morte e della dannazione.

     La caduta dell'uomo e' l'impiastro che applichiamo a tutte queste malattie particolari dell'anima e del corpo, che voi chiamate salute generale; ma Shaftesbury e Bolingbroke se ne infischiano del peccato originale; Pope, anzi, non ne parla affatto: e' chiaro che il loro sistema infirma alle basi la religione cristiana, e non ne spiega un bel niente. Tuttavia, questo sistema e' stato di recente approvato da numerosi teologi, che ammettono volentieri i contrari; alla buon'ora! Non bisogna invidiare a nessuno la consolazione di ragionare come puo' sul diluvio di mali che ci inonda. e' giusto concedere ai malati senza speranza di mangiare quel che vogliono. Si e' arrivati perfino a pretendere che questo sistema e' consolante: «Dio,» dice Pope, «vede con lo stesso occhio morire l'eroe e il passero, disgregarsi un atomo o mille pianeti, formarsi una bolla di sapone o un mondo.»


     Ecco davvero una bella consolazione! non trovate un gran sollievo nella ricetta di Shaftesbury, il quale dice che Dio non si mettera' certo ad alterare le sue leggi eterne per un animale cosi' meschino com'e' l'uomo? Bisogna ammettere 20


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]