Voltaire
DIZIONARIO FILOSOFICO


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     Ai cristiani, che adoravano anch'essi un solo Dio, fu assai piu' facile convertire molti gentili. Alcuni filosofi della setta di Platone si fecero cristiani. Ecco perche' i Padri della Chiesa dei primi tre secoli furono tutti platonici. Lo zelo sconsiderato di alcuni non nocque affatto alle verita' fondamentali. Fu rimproverato a Giustino, uno dei primi Padri, di avere scritto, nel suo Commento a Isaia, che i santi avrebbero goduto, in un regno di mille anni sulla terra, di tutti i piaceri dei sensi. Fu giudicato delittuoso l'aver detto, nella sua Apologia dei cristianesimo, che Dio, creato il mondo, ne lascio' la cura agli angeli, i quali, essendosi innamorati delle donne, ebbero da loro dei figli, che sono i demoni.

     Furono condannati Lattanzio e altri Padri per avere accreditato certi oracoli delle Sibille. Lattanzio pretendeva che la Sibilla eritrea avesse composto questi quattro versi greci, di cui ecco la traduzione letterale:


     Con cinque pani e due pesci

     Nutrira' cinquemila uomini nel deserto;

     e, raccogliendone gli avanzi che resteranno,

     ne riempira' dodici panieri.

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     Ai primi cristiani venne anche rimproverato di essersi attribuiti alcuni versi acrostici di un'antica Sibilla, i quali cominciavano tutti con le lettere iniziali del nome di Gesu' Cristo, ciascuna nel suo ordine. Si rimproverava loro di avere inventato l'esistenza di lettere di Gesu' al re di Edessa nel tempo in cui non c'era nessun re ad Edessa, e lettere di Maria, lettere di Seneca a Paolo, lettere e atti di Pilato, falsi vangeli, falsi miracoli e mille altre imposture. Abbiamo ancora la storia o il Vangelo della nativita' e del matrimonio della Vergine Maria ove e' detto che, condotta al tempio all'eta' di tre anni, ne sali' la scala da sola; vi e' riferito che una colomba scese dal cielo per annunziare che Giuseppe doveva sposare Maria. Abbiamo il protovangelo di Giacomo, fratello di Gesu', nato da un primo matrimonio di Giuseppe. Vi e' detto che, quando Maria rimase incinta durante l'assenza del marito e questi se ne lamento', i sacerdoti fecero bere all'uno e all'altra l'acqua della gelosia e che tutti e due furono dichiarati innocenti. Abbiamo il Vangelo dell'infanzia, attribuito a san Tommaso. Secondo questo Vangelo, Gesu', all'eta' di cinque anni si divertiva con altri bambini della sua eta' a modellare l'argilla, con cui formava uccellini; ne fu rimproverato, ed egli allora diede vita a quegli uccellini, che volarono via. Un'altra volta Gesu', picchiato da un ragazzino, lo fece morire all'istante. Abbiamo inoltre, in arabo, un altro Vangelo dell'infanzia, che e' piu' serio. C'e', poi, un Vangelo di Nicodemo. Questo sembra meritare maggiore attenzione, perche' vi si trovano i nomi di coloro che accusarono Gesu' davanti a Pilato; erano i capi della sinagoga: Anna, Caifa, Summas, Datam, Gamaliele, Giuda, Ne'ftali. In questa storia ci sono cose che si conciliano abbastanza con i Vangeli canonici, e altre che non si trovano altrove. Vi si legge che l'emorroissa si chiamava Veronica; vi si trova, inoltre, tutto quello che Gesu' fece nell'inferno, quando vi discese.


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