Vincenzo Bindi
Gaetano Braga da' ricordi della sua vita


Pagina 70 di 160       

%


     Conobbi così F. P. Tosti, e anche io, giovanissimo, anzi più giovane di lui, a lui mi strinsi con tenera amicizia, e insieme a' fratelli Braga, che furono affettuosi e fedeli amici miei fino alla morte, trascorsi alcuni giorni deliziosi ed indimenticabili.
     Da quest'epoca non più rividi il Tosti, ebbi solo con lui, e a lunghi intervalli, una breve corrispondenza epistolare, e tra le cose più care mie, conservo un "ricordo musicale" che gli chiesi per l'Album di mia moglie e che egli gentilmente mi donò.
     F. P. Tosti, nato nel 1846 in Ortona a Mare, venne educato nel Reale Collegio di Musica S. Pietro a Majella, dove fu discepolo di Saverio Mercadante e condiscepolo di Peppino Braga. Recatosi a Roma per cercarvi fama e fortuna, fu incoraggiato ed aiutato dall'illustre maestro Sgambati, che lo presentò a Listz, ed entrò poscia nel famoso Cenacolo del Fracassa con d'Annunzio, Scarfoglio, Michetti. Il Principe Giustiniani-Bandini, il Principe Borghese, i Principi Colonna e del Drago, la Principessa Massimo e le più aristocratiche famiglie della Capitale; la Corte stessa, festosamente lo accolse, e gli fu larga d'incoraggiamento e di onori. Volle poi tentare in Inghilterra miglior fortuna, e in breve vi divenne popolarissimo, desiderato e ricercato dalla più alta società Londinese.
     Musicista e Signore ne' modi, nel vestire, nel tenore di vita, venne amato dalla Regina Vittoria e da Eduardo VII; fu maestro ad Osborne della Principessa Beatrice; dette lezioni di canto alla Duchessa di Albany, alla Duchessa di Teck; frequentò le sale della Duchessa di Cambridge al S. James's Palace; ebbe doni, titoli e fortuna. Non esiste salotto in Inghilterra ed in America in cui non si trovi copia della sua romanza For ever and for ever, come non v'è alcuno nel Regno Unito che non conosca le sue Leggende Abruzzesi, l'Ave Maria, il That day, la Chanson de Fortunio, il Plenilunio, su parole di Carmelo Errico, Memorie su versi del Pagliara, romanza scritta per il celebre Cotogni, Patti chiari, con parole di Arnaldo Vassallo, e poi Ideale, Malìa, Ninon, Non m' ama più, A Marechiaro, del nostro grande poeta Salvatore di Giacomo, del quale fu intimo amico, la Canzone d'Amaranta, e tante e tante altre, che qui sarebbe lungo, e non il luogo di enumerare. L'editore Chappel di Londra gli pagava la non esigua somma di lire diecimila per ogni pezzo musicale e doveva comporgliene quattro in ciascuno anno!