Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


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     Ad accrescere l'importanza della seconda edizione della manifestazione, la “Quattro Giorni” teramana vale come seconda prova di qualificazione per la selezione italiana alla Sei Giorni internazionale di Berlino. E a proposito della partecipazione a questa importante gara internazionale, la presidenza della RFMI dispone l'obbligo di partecipazione allo Scudo alle case che intendono prendervi parte: nessuna di esse potrà rappresentare l'Italia a Berlino se non parteciperà alla gara abruzzese. Anche l'Istituto Luce invierà i propri operatori per riprendere le fasi salienti della manifestazione. (24)
     Tra i partecipanti figurano piloti di assoluto prestigio: Alberico Seiling (25) su Mas (vincitore della Sei Giorni di Padova e della 24 Ore Milano-Roma-Milano), Ugo Prini su Guzzi (due volte campione italiano e vincitore di 5 circuiti del Lario), Aldo Rebuglio su Gilera (vincitore della 24 Ore Milano-Roma-Milano), Egidio Conficoni su Gilera (vincitore della 500 Miglia di Roma e di altre gare disputate in Toscana), Ettore Villa su Gilera (vincitore di tre medaglie d'oro della FICM e di Sei Giorni internazionali all'estero), Alberto Giorgi su Gilera (vincitore di gare in salita e velocità a Roma), Egidio Picozzi su Mas (vincitore di medaglie d'oro FICM, di Sei Giorni internazionale all'estero, della Sei Giorni di Padova), Paolo Cavanna su C.M. (campione italiano di 2. Categoria nel 1934), Celeste Cavacciuti su Taurus (secondo nel campionato italiano classe 250 nel 1934). E' il decollo dello Scudo d'Abruzzo, del quale viene completamente confermato il percorso delle quattro tappe.

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(24) Giornale Luce B0928 del 29/7/1936 (Archivio Storico Luce). Le immagini dedicate al II. Scudo d'Abruzzo hanno una durata di circa 1'12".

(25) Alberico Seiling, ingegnere di origine bavarese ma italiano d'adozione, avviò l'attività di costruttore nel 1920 montando su un telaio da bicicletta un motore di importazione tedesca da 125 cc. e realizzando negli anni successivi diversi modelli di biciclette a motore e furgoncini. Nel 1929 realizzò la bicilindrica 500 e le 175 e 250 con le valvole in testa, impiegandoli con successo nelle gare di regolarità. Nel 1935 cedette la MAS e tre anni dopo realizzò altre motociclette con il marchio “6” (o Seiling) successivamente denominate Altea, casa che operò tra il 1938 ed il 1941.