Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


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     La stampa quotidiana, sportiva e politica non manca di dimostrare l'interessamento per lo svolgimento della seconda edizione dello Scudo, considerata la più importante gara italiana di regolarità; in particolare Il Messaggero ne assume il patrocinio e gli dedica un ampio articolo a firma dell'inviato Walter Merlini, secondo il quale “forse nessuna manifestazione meglio di questa può assolvere in pieno la funzione propagandistica in un quadro di acceso entusiasmo, di un interessamento fervido e intenso alle gesta degli assi della motocicletta”. La gara “si presenta con caratteristiche proprie inconfondibili, lontane da quel regolarismo astruso desinato sempre più a recrudescenze di crisi ed a dimostrazioni di tramontata vitalità”.
     Tra la stampa specializzata Il Centauro (che mette in palio una coppa da assegnare alla casa meglio classificata con macchine “a valvole laterali”) nel numero del 15 giugno scrive che “il ciclo delle grandi prove nazionali […] entrerà nel pieno sviluppo con la seconda edizione dello Scudo d'Abruzzo il cui prestigio è accresciuto dalla qualifica di Trofeo Turistico […] Il ricordo dell'edizione dello scorso anno [è] la miglior garanzia non soltanto delle grandi capacità e larghe possibilità degli organizzatori teramani, ma altresì della contingente utilità di una prova a sfondo eminentemente propagandistico nell'interesse delle Case partecipanti, a sfondo turistico per la soddisfazione dei concorrenti individuali, che con una lievissima spesa possono offrirsi il lusso di conoscere palmo palmo una fra le zone più pittoresche e meno conosciute del nostro Paese”. Dopo la delusione per la mancata partecipazione delle case la rivista scrive: “sappiamo che parecchie Case stanno attrezzandosi seriamente per parteciparvi con le loro forze migliori: ad esempio la Gilera è sicura partente con un terzetto di difensori ufficiali fra i quali naturalmente non mancherà lo specialista Luigi Gilera con motocarrozzino”. Vengono quindi annunciate le principali case nazionali e straniere: Guzzi, Bianchi, Sertum, Frera, Taurus, C.M, Mas, M.M., Simplex, Triumph, D.K.W. le quali “tutt'altro che intenzionate a riposare sugli allori, saranno sicuramente rappresentate sia con formazioni ufficiali quanto per iniziativa dei loro più battaglieri clienti”. Non solo le case costruttrici sono chiamate alla partecipazione dello Scudo, ma anche le squadre della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale (MVSN) sono annunciate per largamente rappresentate, così come le squadre dell'Esercito e dei Fasci Giovanili.