anonimo
DIZIONARIO DEI MODI DI DIRE
PER OGNI OCCASIONE


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     de visu

     Latino: con i propri occhi.

     dietrologia

     Disciplina, oseremmo dire, che si occupa di scoprire i motivi reconditi e i secondi fini, dati per scontati anche se non esistono, di qualsiasi avvenimento, pubblico o privato. Il termine è ironico. La dietrologia è assiduamente praticata da un certo numero di commentatori politici (detti dietròlogi) e da chiunque sia incline ai pettegolezzi delle comari, da cui trae “gratificazio-ne”.

     Dio ha fatto la campagna, l’uomo la città

     Massima a gran ragione citabile oggi, in tempi di megalopoli e di gravi problemi ecologici, ma in vario modo espressa da numerosi autori, primo tra essi, sembra, il latino M. Terenzio Varrone (116-27 a.C.) nel suo De re rustica, un poemetto sull’agricoltura.

     Dio me l’ha data, guai a chi la tocca!


     Francese: Dieu inc l’a donnée; garde (o gare) a qui y touchera. La storica frase, ripetuta a volte scherzosamente per dichiarare la ferma intenzione di non rinunciare a qualcosa di cui si è gelosi possessori, fu pronunciata da Napoleone I durante la cerimonia per la sua incoronazione quale re d’Italia, avvenuta il 26 maggio 1805 nel duomo di Milano, quando l’Imperatore prese dall’altare e da solo si pose in capo la storica corona ferrea, diadema del VII secolo donato dalla regina longobarda Teodolinda al duomo di Monza.

     Dio non paga il sabato

     Proverbio collegato all’antica usanza di pagare i lavoratori il sabato sera, citato a significare che Dio non è tenuto a quest’obbligo e che la sua punizione, anche se tarda a giungere, e immancabile e inevitabile.


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