Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Chiamiamolo scherzetto... E come chiamiamo l'aver appostato qui il drago criminale che ci ha mangiato il cavallo? C'è di peggio che valersi dei malvagi e delle loro furfanterie?"
     "Proprio io personalmente ho sollecitato l'Imperatore di Giada per portare qui quel drago, ma è stato soltanto per procurare un mezzo di trasporto al cercatore delle scritture. Rifletti: potrebbe un normale cavallo delle terre dell'Est superare tutte queste montagne e corsi d'acqua? Potrebbe mai farcela a raggiungere la terra del Buddha e il Monastero del Colpo di Tuono? Solo un cavallo-drago ci può riuscire."
     "Ho capito. Ma come si fa? Quella bestia ha una tal paura del vecchio Scimmiotto, che non c'è verso di stanarla."
     Guanyin si rivolse al rivelatore: "Va in riva al torrente, chiamalo e digli: terzo principe del re drago Aojun, esci, la pusa dei mari del Sud è qui."

     Il dio eseguì. Il giovane drago uscì immediatamente dall'acqua, assunse forma umana e si alzò in aria, camminando sulle nuvole, per venire a salutare Guanyin: "Vi sono riconoscente di avermi salvato la vita. Finora non ho saputo nulla del pellegrino in cerca delle scritture."
     "E quello non è appunto il primo discepolo del pellegrino?" disse la pusa additando Scimmiotto.
     "Santo cielo, il mio avversario!" esclamò il drago. "In effetti avevo molta fame fin da ieri, e ho mangiato il suo cavallo. Lui ha approfittato della sua forza per picchiarmi ben bene; quando non ne ho potuto più, ho dovuto sbattergli la porta in faccia e sono corso a nascondermi. Però non mi ha parlato di ricerche di scritture."


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