Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Tripitaka gli credette. "Maestro" disse, "apparteniamo alla stessa corporazione, voi siete prete e io bonzo. Vestiamo in modo diverso, ma il senso delle nostre pratiche è il medesimo. Se non vi aiutassi, sarei indegno di far parte di quelli che hanno abbandonato la propria famiglia. Non chiedo di meglio che di aiutarvi, ma voi non potete camminare."
     "Non posso davvero, non posso nemmeno tenermi ritto."
     "Va bene. Vi lascerò il cavallo e proseguirò a piedi; me lo restituirete quando giungeremo al vostro tempio."
     "Maestro, non ho parole per ringraziarvi della vostra generosità; ma con questa ferita alla gamba non sono in grado di cavalcare."
     "Capisco." E si rivolse a Sabbioso: "Carica i bagagli sul cavallo e porta questo prete."
     "D'accordo" rispose Sabbioso.

     Ma il falso prete volse vivacemente il capo verso di lui, come spaventato, e dichiarò: "Maestro, sono ancora pieno di spavento dopo l'assalto della tigre. L'aspetto tetro di questo monaco mi rende ancora più inquieto: non voglio che mi porti lui."
     "Consapevole del Vuoto, portalo tu" ordinò Tripitaka.
     "Intesi, ci penso io" rispose Scimmiotto.
     Il mostro lasciò fare e non disse altro.
     "Non ha la testa a posto, il vecchio prete" sogghignò Sabbioso. "'Questo mi piace', 'Quello non mi piace'. Un momento o l'altro, quando sarete fuori vista del maestro, vedrai che scherzi ti farà, quello che ti porta!"
     Scimmiotto, mentre se lo caricava sulle spalle, borbottava ridendo fra sé: "Brutto diavolo, hai una bella faccia tosta a venire a provocarmi. Se ti fossi un po' informato in giro, sapresti che non sono nato dopo il temporale di ieri sera. Le tue balle van bene per il monaco cinese, ma non per me. Ti conosco, mostro di montagna: suppongo che anche tu stia tentando di guadagnarti il tuo boccone del mio maestro. Ma non è ciccia per i tuoi denti. Tanto per cominciare, avrei la precedenza io, e dovresti cedermene più di metà."


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