Tito Livio De Sanctis
L'Assedio di Civitella


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     Il 39., comandato dal Maggiore Carlo Belli, occupava pure Faraone, il Passo, S. Andrea, S. Riparata, Ponzano e S. Maria, sotto gli ordini dei proprii comandanti.
     Il 9. Battaglione Bersaglieri, comandato dal Maggiore Caldellary, occupava Borrano e Ponzano.
     Il 21. e 27. Bersaglieri, comandati dal Maggiore Vincenzo Rebaudi, occupava Rocca S. Felicita, Rocca San Nicola e tutt'i Casini di quei luoghi fino a S. Maria, compreso il Convento, sotto gli ordini del Maggiore Finazzi.
     Il Battaglione dei volontarii Garibaldini, comandato dal Tenente Colonnello Curci, occupava Villa Ripa, Fucignano e Piano Risteccio, coi Capitani Marcone, Oliva e Moscone.
     Un Battaglione di Guardia Nazionale Mobile di Ascoli-Piceno, comandato dal Maggiore Emidio Rosa, occupava Villa Lempa, Colle Bigliano, S. Pietro a Calpagano, Monte Santo e Passo.
     Una compagnia di Guardie Nazionali Mobili comandata dal Capitano Evrard Welton, residente in Faraone, era adibita per lo più ad un servizio di esplorazione, percui il comandante fu insignito della medaglia al valor militare; tutti sotto gli ordini del comando dello scompartimento di Faraone.
     Una compagnia di Artiglieria, al servizio delle batterie situate nel Camposanto, Colle di Gallo, Casini Sebastiani e Case Arneto; nonché dei quattro mortai situati dietro le mura dell'orto del convento di S. Maria, diretta dal Capitano Escoffier, agli ordini del Maggiore Grassi.
     Una Sezione da campagna, di cannoni così detti Stenop, comandata e diretta dal Capitano Principe Emanuele Ruspoli, (27) la quale diede ottimi risultati, ma pel suo materiale leggerissimo, fu presto messa fuori di combattimento, e ciò non per opera del nemico, ma per cause speciali di costruzione.

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(27) Emanuele Ruspoli (1837-1899) Nato a Roma, ingegnere, fu sindaco di Roma per due volte, fino alla morte. Fu volontario nell'esercito sabaudo (1859) e deputato fino al 1876.