Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Tripitaka si gettò giù dal letto, lo trattenne afferrandogli un lembo della veste e chiese: "Che cosa conti di fare?"
     "A pensarci bene, le nostre difficoltà derivano dall'incuria della pusa Guanyin. Ha qui un monastero in cui la gente le viene a offrire l'incenso, e lei tollera la vicinanza di un mostro come quello. Vado da lei nei mari del Sud, per parlargliene e per chiedere che venga lei a reclamare il nostro kasâya dal mostro."
     "E quando tornerai?"
     "Se va bene dopo colazione; al più tardi a mezzogiorno, quando tutto sarà sistemato. Monaci, prendetevi cura di lui!"
     E scomparve senza lasciar traccia. Giunto nei mari del Sud, fermò la sua nuvola per guardarsi intorno: non poteva saziarsi di quel bel paesaggio.

     La vasta distesa dell'oceano
     Congiunge le acque col cielo.

     Luce che avvolge l'universo
     Illumina fiumi e montagne [...]

     Scimmiotto diresse la nuvola verso il boschetto di bambù, dove le divinità lo accolsero meravigliandosi del suo arrivo: "La pusa è stata così contenta di annunciarci la tua conversione al bene! Come hai trovato il tempo di venir qui, mentre devi proteggere il monaco cinese?"
     "Sono qui proprio per quel motivo. Abbiamo avuto un incidente lungo il cammino. Fatemi il piacere di annunciarmi."
     Gli dei si recarono dunque all'ingresso della grotta e Guanyin lo invitò a entrare. Scimmiotto avanzò sino ai piedi del prezioso piedistallo di loto e la salutò.
     "Che sei venuto a fare?" chiese la pusa.
     "Il mio maestro ha trovato sulla sua strada un monastero dedicato a voi. Ma mentre ci ricevete l'omaggio della gente, vi tenete per vicino un orso bruno malefico, e gli avete permesso di rubare il kasâya del mio maestro. Ora non ce lo vuole restituire, e io sono qui per reclamarlo da voi."


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