Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     E Sabbioso va incontro alla sconfitta.

     Estrema era la ferocia del mostro, la sua spada era maneggiata con tale destrezza che si muoveva come una pioggia di stelle filanti. Sabbioso non poté più resistere e volse le spalle per fuggire, ma l'orco lo afferrò con mano possente e se lo mise sotto l'ascella; mentre con l'altra mano afferrava Tripitaka e il cavallo, aiutandosi con i denti a reggere la criniera, e con un piede sollevava i bagagli. Fece un passo magico, sollevando un turbine che li portò nella Grotta dei Fior di Loto, mentre gridava a squarciagola: "Fratello, eccoti i bonzi, li ho acchiappati tutti quanti!"
     "Vediamo, portameli" rispose il fratello maggiore, contento ma sempre diffidente.
     "Eccoli qua!"
     "Saggio fratello, ti sei sbagliato anche questa volta."

     "Mi avevi detto che ti dovevo portare il monaco cinese."
     "Certo che questo è il monaco cinese; ma Scimmiotto non lo hai catturato, ed è pieno di risorse. Come si fa a mangiare in pace il primo, se non si è catturato il secondo? Dobbiamo tenercelo in dispensa finché non avremo catturato il Novizio. Il re scimmia ha poteri e capacità di trasformazione immensi. Non si rassegnerà mai a lasciar mangiare il suo maestro. Chissà che baccano farà: non avremo più un minuto di requie."
     "Fratello mio" obiettò ridendo il fratello minore, "a sentir te sono bravi solo gli altri. Parli di Scimmiotto come se non avesse rivali in terra, e magari nemmeno in cielo. A me non è sembrato niente di speciale."
     "Hai catturato anche lui?"
     "L'ho incastrato sotto tre grosse montagne, è in condizioni da non poter muovere un dito. Perciò ho potuto prendermi il monaco cinese, Sabbioso, il cavallo e i bagagli in un colpo solo."


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